Ecm. Focus su nuove professioni e controllo della formazione accreditata nella seconda giornata dell’Evento nazionale Agenas
Questi i temi affrontato oggi nell’evento Nazionale ECM che si è concluso oggi a Roma. Ugenti (Min. Salute): “Anche per le nuove professioni sanitarie individuate dalla legge sussiste l’obbligo formativo”. Maccari (Commissione Ecm): “Adozione di nuove regole e aumento esponenziale delle visite di verifica sugli eventi accreditati ECM per intervenire anche preventivamente su possibili conflitti di interesse”.
12 DIC - Con un focus sul sistema di controllo, verifica e valutazione della formazione accreditata ECM e sulle nuova professioni sanitarie introdotte dalla Legge Lorenzin si è concluso l’evento nazionale sulla formazione continua che ha visto la partecipazione di migliaia di persone.
“Grazie alla legge sul riordino delle professioni sanitarie del 2018, la formazione continua nel settore salute amplia la sua platea di riferimento - dichiara
Rossana Ugenti, Direttore Generale delle professioni sanitarie e delle risorse umane del SSN, Ministero della Salute -. Come noto, anche per le nuove professioni sanitarie individuate dalla legge sussiste l’obbligo formativo che deve tenere conto della specificità di alcuni ambiti lavorativi con conseguente adeguamento dell’offerta formativa”.
“L’impegno della Commissione Nazionale per la Formazione Continua è diretto a rendere possibile l’individuazione di obiettivi formativi mirati, affinché ciascuna figura professionale abbia le migliori conoscenze e abilità per rispondere ai nuovi bisogni e alle nuove sfide del nostro Servizio Sanitario Nazionale”.
“Adozione di nuove regole e aumento esponenziale delle visite di verifica sugli eventi accreditati ECM per intervenire anche preventivamente su possibili conflitti di interesse, sono state le linee strategiche seguite dalla Commissione per elevare la qualità complessiva del sistema ECM – dichiara
Marco Maccari, Segretario della Commissione Nazionale Formazione Continua”.
“La nuova sfida – prosegue Maccari - sarà quella di lavorare per aiutare le strutture sanitarie e i professionisti sanitari a programmare la formazione desiderata, anche attraverso lo strumento del Dossier formativo, nonché di implementare indicatori di misurazione dell’outcome della formazione ricevuta, per verificarne effetti concreti e ricadute sul cittadino”.
12 dicembre 2018
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