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Nei prossimi 3 anni in pensione 23mila medici, tra quota 100 e raggiunti limiti di età


La stima è dell'Anaao e la riporta oggi l'Ansa. Con quota 100, secondo il sindacato, andrebbero in pensione almeno 4.500 medici sui 18mila aventi diritto, mentre altri 18mila andranno comunque in pensione per il raggiungimento dei limiti di legge. Palermo: "Sempre più urgente provvedere a nuove assunzioni"

01 MAR - Saranno circa 23mila i medici che andranno in pensione da qui al 2021. La stima l’ha fatta l’Anaao Assomed interpellata oggi dall’Ansa. I medici – scrive l’Agenzia di stampa - che lascerebbero il Ssn per pensionamento sarebbero circa 18mila ed altri 18-20mila maturerebbero i requisiti per la quota 100 anche se, di questi ultimi, si stima potrebbe poi lasciare effettivamente l'incarico circa il 25%, ovvero 4.500.
 
A spigare il calcolo è lo stesso segretario nazionale Anaao-Assomed Carlo Palermo: “Circa 18-20mila medici del Ssn maturerebbero i requisiti per la quota 100 e potrebbero dunque lasciare l'incarico. È però verosimile che non tutti prendano tale decisione e stimiamo in circa il 25%, ovvero circa 4.500 professionisti (1000-1500 l'anno), il numero realistico di medici aventi diritto che potrebbe effettivamente decidere di lasciare il lavoro per effetto della quota 100”.
 
A questi 4.500 medici in uscita va però sommata, spiega ancora Palermo, “una ulteriore quota di circa 18mila medici che andrebbero comunque in pensione per il raggiungimento dei limiti previsti. In totale, dunque, si stima potranno essere almeno 23mila i medici che lasceranno il Ssn nel triennio”.
 
Secondo Palermo ne risulta una prospettiva di “forte allarme: oggi i medici in servizio nel Ssn sono infatti circa 105mila e se nei prossimi 3 anni si creasse un buco di 23mila camici bianchi, ciò porterebbe ad una pesante riduzione dei servizi per i cittadini. Tali fuoriuscite, infatti, arriverebbero in un contesto attuale della Sanità italiana che è già di forte degrado”.
 
La quota 100, sottolinea ancora il sindacalista all’Ansa, “va di fatto ad aggravare la situazione poiché potrebbe determinare un incremento del 20% in più delle uscite rispetto a quelle preventivate”. A fronte di ciò, conclude il segretario dell'Anaao, “è quanto mai urgente che il governo proceda ad una campagna di assunzioni e concorsi nella Sanità”.

01 marzo 2019
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