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I radiologi Snr a congresso: “Nuovo contratto deve migliorare le nostre condizioni di lavoro”


Il sindacato denuncia “sovraccarichi di lavoro per guardie attive, reperibilità, lavoro burocratico, mancanza di personale, carenze delle strutture, responsabilità senza autonomia per contrasti con il management. E ancora retribuzioni inadeguate e crescita del contenzioso”.

30 SET - Si è inaugurato oggi a Montecatini il XVII Congresso Nazionale del Sindacato Area Radiologica SNR-FASSID. Lo sguardo aperto sulle giovani leve della radiologia, l'obiettivo di formare una nuova classe dirigente che sappia coniugare la tradizione di un sindacato di specificità con i nuovi orizzonti aperti dal PNRR, la volontà di andare verso un servizio sanitario comune europeo.
 
E' un laboratorio di idee e di interscambio il Congresso dei radiologi, cui hanno dato adesione politici e personalità delle istituzioni e nel quale si celebra anche il passaggio di testimone tra il Segretario uscente Corrado Bibbolino e il Segretario eletto Fabio Pinto. Innovazione, continuità, proposte concrete di organizzazione del lavoro, le parole chiave di un congresso che precede una stagione di accordi contrattuali post pandemici per il personale della Sanità del nostro paese.
Tra le relazioni della mattinata molte le testimonianze di coesione e vera resilienza dell'organizzazione sindacale, ma anche delle profonde ferite personali e professionali subite a causa del Covid.
 
Ricordiamo l'intervento del Presidente SNR, Paolo Sartori: "A furia di tagli di personale ci siamo trovati ad affrontare una pandemia con una tachipirina. I nostri morti sono stati tanti e non li vogliamo dimenticare. Ora arriveranno molti soldi, ma dovremo collaborare e monitorare una corretta gestione delle risorse. Navigare in calma piatta è facile, ma per guidare in una tempesta come ha fatto Corrado Bibbolino bisogna essere buoni marinai". Beppe Bellandi, radiologo ed ex sindaco di Montecatini: "La pandemia ci ha colto impreparati, le nostre sicurezze sono andate a farsi benedire. Ora che da eroi siamo stati declassati, si ricomincia a parlare di tagli, di risparmi sul personale. I nostri maestri ci hanno insegnato ad ascoltare, ora bisogna ascoltare i giovani". 
 
Mario Sellini, Segretario Nazionale AUPI e rappresentante della FASSID: "L'esperienza portata avanti con Bibbolino è stata arricchente. La spinta di SNR e FASSID è stata fondamentale a far firmare un contratto che mancava da dieci anni, laddove altri nicchiavano. Ora anche io ho un sogno. Il PNRR restituirà parte dei soldi tolti in questi ultimi tempi alla sanità. Spero davvero che le risorse economiche dedicate possano riportare il futuro ad un Servizio Sanitario Nazionale che copra i bisogni dei cittadini. Ma senza personale le nuove strutture diventano piccole cattedrali nel deserto. La battaglia adesso è garantire non solo la loro costruzione, ma il loro funzionamento. La FASSID fa proposte concrete anticipando altre sigle. Perchè maggiore è la condivisione dei sogni, tantopiù questi possono divenire realtà". I
 
l Sen. Pino Pisani commenta il titolo del Congresso, Ritorno al Futuro: " Mi sforzo di guardare al mondo con gli occhi dei più giovani. Ma non possiamo dimenticare il passato recente che ci ha profondamente segnato. E vorrei sin da ora rassicurare in merito alla presenza di adeguato personale. Così come per la PA non saranno tralasciati i fabbisogni di personale ci sono già Tavoli che si occupano dell'ampliamento delle reti territoriali (impegnati 7 miliardi di euro) che non può essere realizzato senza ragionevoli impieghi di risorse umane, per alleggerire le criticità delle urgenze-emergenze. Lo stesso avverrà nel versante ospedaliero (impegnati 8,6 miliardi di euro). Vorrei ricordare a noi tutti che questa pandemia è stata anche espressione di un rapporto sbagliato con l'ambiente che ci circonda. Avremo la possibilità di modificare il presente se sapremo costruire il concetto di salute, non di sanità, e promuovere processi di formazione alla salute ambientale".
 
Appassionato l'intervento di Tiziana Cignarelli Segretario Generale della Confederazione dei Dirigenti Pubblici CODIRP: "La nostra Confederazione pretende di lavorare tanto e di cambiare qualcosa.  Abbiamo un approccio complessivo e multidisciplinare ai problemi e siamo attivi su tutti i Tavoli, facciamo audizioni, depositiamo memorie, partecipiamo a tutti i digital debate. Affrontiamo la grande sfida di riportare centralità alla sanità nel nostro sistema, sopratutto la centralità del sistema pubblico. Vogliamo ottenere autonomia per tutte le leve professionistiche, abbiamo proposte sul lavoro agile che abbiamo presentato in tutte le sedi istituzionali. Abbiamo più volte espresso la nostra preoccupazione sull'utilizzo delle risorse PNRR, perchè incidere solo sulle strutture rischia di farci fare un buco nell'acqua.  C'è oggi uno scollamento tra rappresentanza sindacale e dinamiche del lavoro. Come ad esempio nel Patto sociale: si parla da un lato con tre soggetti sindacali generalisti, mentra la parte datoriale è più che ben rappresentata. Noi abbiamo un modo diverso di fare sindacato e ci distinguiamo per concretezza. Ma, sopra ogni cosa ricordiamo che tutte le professioni devono avere autonomia professionale, perchè senza autonomia non c'è responsabilità. Il rischio altrimenti di un sistema mandarino che si rigenera è dietro l'angolo e ci può portare all'ultimo gradino della burocrazia".
 
Infine Corrado Bibbolino, Segretario Nazionale uscente SNR-FASSID, traccia un excursus storico del sindacato a partire dai corsi di management affrontati già dal '93, allo scontro epico del '96 sul dibattito to cure to care, alla prima direttiva Euratom del '97. "Nel 2003 dichiaravamo già L'uomo come fine, la macchina come mezzo. Siamo arrivati alla digitalizzazione, abbiamo stilato linee guida, abbiamo fermato l'evoluzione meccanicistica. E riaffermato con tante battaglie anche a Bruxelles come i medici radiologi italiani ancora riescano a stare vicino ai pazienti. Abbiamo avuto dei successi importanti, come la legge Gelli, la legge sul consenso informato che stabilisce che la comunicazione medico-paziente costituisce tempo di cura. Abbiamo dato dimensione sovranazionale al nostro progetto. Ma alla fine quello che conta è il grande essere che è l'uomo: è sempre la stessa storia, ma anche la vita è sempre la stessa storia. E, citando Elon Musk: il modo migliore per prevedere il futuro è costruirlo", conclude Bibbolino, salutato da una standing ovation della folta platea.
 
Estratto Relazione Segretario SNR
"Io ci credo - apre la relazione il neo eletto Segretario Fabio Pinto - andiamo verso un futuro che ho definito consapevole, che dovremo saper governare. La Segreteria Nazionale del sindacato vede alcuni rinnovi e molte conferme, e intende portare avanti con forza  il progetto che va avanti da oltre trent'anni, con l'obiettivo di mantenere forte un sindacato di specialità mai così necessario come in questo momento sofferto della sanità del nostro Paese, che pure ha dimostrato aree di eccellenza nella orribile pandemia vissuta. Il progetto di gestire gli effetti della crisi economica, di limitare i carichi di lavoro insopportabili...La tutela dei nostri iscritti continua attraverso una staffetta, un passaggio di testimone tra Corrado Bibbolino, che tanto ha contribuito a far emergere la nostra organizzazione e che ringrazio con calore e me,  con l'obiettivo di rinnovare e ringiovanire la nostra classe dirigente, uno dei punti salienti del progetto. Daremo vita ad una scuola di formazione di quadri sindacali basata su webinar e lezioni in presenza sulla comunicazione ai pazienti e sulle relazioni con gli amministratori. SNR Giovani si è evoluto vedendo tra gli iscritti non più solo gli specializzandi ma i neo assunti, in maggioranza donne. E questo ci incoraggia a formare una nuova classe dirigente, che alla tradizione sappia coniugare nuovi linguaggi e nuove tecnologie.
 
Abbiamo già coinvolto nel progetto di formazione dei quadri 20 giovani provenienti da tutta Italia nella riunione precedente il Congresso. Altro punto saliente del mandato che mi è stato affidato è la vigilanza sulla corretta applicazione della legge 101 in materia di radioprotezione, ad evitare omissioni che porterebbero pesanti ripercussioni sanzionatorie. E, ancora, l'impegno nell'HTH (Health Tecnology Assessment) per la definizione delle tecnologie delle apparecchiature radiologiche, così come il coordinamento con altri sindacati europei e il collegamento alla commissione internazionale sulla protezione dalle radiazioni radiologiche ICRP. E proprio a tal fine abbiamo perseguito un maggiore coinvolgimento dei colleghi fisici per una migliore valutazione dei rischi professionali e una maggiore tutela dei nostri iscritti.
 
Dovremo inoltre concentrare la nostra attenzione sul burn out che colpisce sempre più spesso i radiologi, soprattutto nei Pronto Soccorso, a causa di carichi di lavoro eccessivi. Nel frattempo stiamo attentamente monitorando nelle aziende la reale applicazione del CCNL. E in questa verifica SNR prende sempre più coscienza dell'importanza di un sindacato di specialità rispetto all'attività di sindacati generalisti, se non si vogliono vedere annacquate le nostre esigenze professionali, che differiscono da quelle di altri colleghi medici e dirigenti sanitari.
 
E quindi ampio spazio in SNR alle discipline che costituiscono un unicum nel mondo della medicina; SNR riunisce oggi in un'unica missione tutte le componenti dell'Area Radiologica: Medicina Nucleare, Neurordiologia, Radioterapia, Fisica sanitaria, tutti coinvolti nella difesa della specificità. Venendo agli investimenti per il settore individuati dal  PNRR, guardiamo con estrema attenzione alla volontà di sostituzione delle apparecchiature obsolete. La bontà del progetto è infatti legata alla presenza di risorse umane adeguate adatte ad utilizzare tecnologie sofisticate. Ancora una volta una macchina non può sostituire un uomo, tantomeno nell'interpretare un referto.
 
E arriviamo quindi con viva preoccupazione alla piattaforma contrattuale 2019-2021, che si sta avviando dopo la firma della nostra confederazione CODIRP del CNNQ. Denunciamo ad oggi sovraccarichi di lavoro per guardie attive, reperibilità, lavoro burocratico, mancanza di personale, carenze delle strutture, responsabilità senza autonomia per contrasti con il management. E ancora retribuzioni inadeguate e crescita del contenzioso. Ora appare chiaro che il nuovo CCNL debba essere migliorativo di questa situazione sofferta. SNR ha delle proposte sull'organizzazione del lavoro, sui volumi di attività, sulla teleradiologia, sulla radioprotezione, sulla tutela delle donne lavoratrici. Noi sappiamo dove vogliamo andare. Ci auguriamo che ci stiano a sentire non solo per il bene della professione, ma per la salvaguardia della salute pubblica, nella quale la nostra disciplina è sempre più coinvolta".

30 settembre 2021
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