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Sostenibilità del Ssn. L’allarme di Monti faccia riflettere la classe politica

di Giovanni Savignano

29 NOV - Gentile Direttore,
nonostante l'"allarme sanitario” di Monti, non solo al dibattito tra Bersani e Renzi è mancato alcun cenno o riferimento al Welfare e Sanità (la moderatrice non ha ritenuto fare domande!?!), ma anche osservando i siti dei partiti e associazioni  civiche vedo, con preoccupazione, come viene trattato l'argomento "Sanità ": pochi  articoli con slogan e tanti luoghi comuni; certo non dipende solo dai leader politici; forse i bravi collaboratori non hanno le idee chiare.

Sono convinto, invece, che i tanti problemi sul tappeto, le varie strategie in corso d'opera etc. possano aver determinato una sorta di disattenzione sulle problematiche socio-sanitarie. La sanità in Italia è quotidianamente al centro dell’attenzione, contribuendo ad alimentare nei cittadini la sensazione di un sistema senza regole precise.

I numerosi interventi legislativi così dispersivi da rendere difficile una universale interpretazione del sistema normativo , non sembrano avere delineato percorsi chiari e logici. Quello che  forse è mancato è l’omogeneità delle norme. Se facciamo scorrere le varie riforme sanitarie ci accorgiamo dell’errore di avere introdotto una burocratizzazione del sistema come se la sanità fosse un qualsiasi ufficio pubblico ( tanto per dire ).

Anche la valutazione delle azioni e dei progetti finalizzati è sempre stata immersa in una ottica numerica, una serie di cifre che porta a trascurare  aspetti qualitativi indispensabili ad una corretta valutazione delle pratiche assistenziali. Nella sanità occorre misurare i costi ma valutare anche i benefici. Entrare nel merito di come sono spesi i soldi per la sanità non è solo giusto, ma necessario per tutelare un Sistema  sanitario, oggi in pericolo, che nonostante tutto all’estero viene ancora valutato positivamente.

Bene avrà fatto quindi il prof. Monti a lanciare l'allarme sulle prospettive del Sistema sanitario. Quantomeno dovrebbe richiamare l'attenzione per riflettere solo che anche i media sembrano abbastanza prudenti nell'approfondimento dei problemi. Ma razionalizzare un Ssn è estremamente difficile : salute e spesa. La lotta agli sprechi è una risposta importante e necessaria , ma anche quella alla burocrazia e alla demotivazione degli addetti.

La soluzione del problema non essere affidata soltanto ai Lea o ai Drg in vigore. I Lea sono diventati di fatto i livelli minimi di assistenza, per patologie che non sono le principali fonti di spesa. I Drg non considerano il disease staging  e trasformano in ricoveri inappropriati le fasi di aggravamento delle patologie. Tuttavia, qualsiasi fiscal compact o spending review non dovrebbero essere prioritari al rispetto del diritto alla salute ;nel contempo la tutela di questi diritti necessita, specie nella attuale situazione, di un urgente, ma non frettoloso ed  indiscriminato,  riordino delle inefficienze e degli sprechi dell'amministrazione pubblica in genere.

Va sottolineato, comunque, che all'etica dei tagli e l'etica di evitare gli sprechi siano fra loro complementari  e non competitive. La condizione dell'uomo in rapporto alla scienza applicata, cosiddetta invasione tecnologica in Medicina, tra l'altro, alla qualità e alla durata della vita ,impone sul piano socio-politico l'assunzione di responsabilità tali da definire assetti giuridico-comportamentali che saranno a fondamento delle nuove legislazioni in molti campi.

Certo non è questa la sede per potersi dilungare e approfondire. I problemi socio-sanitari  stanno per diventare una propria e vera emergenza nazionale? Non è più concesso restare inerti e rassicuranti che poi, in fondo, tutto si risolve .Occorre mettere al centro dell'attenzione specie quando gli interlocutori sono candidati alla guida di un Governo. La prossima legislatura , quale che sia l'esito delle elezioni,sarà con tutta probabilità segnata da tre grandi  temi : le riforme istituzionali, del welfare e la costruzione di una etica condivisa  relativamente a ciò che viene indicato come biopolitica.

Giovanni Savignano

AORN S.G. Moscati, Avellino
 
 

29 novembre 2012
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