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Votazioni all'Ordine dei Medici modalità 2.0

di M.L.Genna e D.Crea

03 NOV - Gentile Direttore,
Siamo alla vigilia dei rinnovi delle cariche ordinistiche dei medici in tutta Italia e crediamo che sia tempo, anche per i vetusti ordinamenti degli ordini dei medici, di adottare modalità di voto confacenti al periodo storico ed alle grandi potenzialità dell'informatizzazione, a cui assistiamo ogni giorno grazie alle piattaforme digitali, ai social-forum, alla informatizzazione ormai completa della comunicazione, sia istituzionale che privata.

In un momento in cui viene chiesto ai medici di utilizzare nuove e più adeguate forme professionali di aggregazione funzionali, con utilizzo della telemedicina, la creazione di specifici “cloud”, vedi ad esempio quanto da poco avvenuto con la Conferenza sulla Sanità elettronica, tenutosi a Roma il 7 - 8 ottobre 2014, in occasione del Semestre di Presidenza italiana del Consiglio dell’Unione Europea, in merito a come la sanità elettronica possa essere di supporto alla continuità di cura e alla sostenibilità dei sistemi sanitari - leggere vecchie regole e norme, di un secolo oramai trascorso e non solo cronologicamente, che disciplinano i processi di convocazione e voto delle assemblee elettorali degli ordini dei medici, ci dà la sensazione di un mondo, quello ordinistico, schiacciato e sottoposto ancora ad una visione se non proprio medioevale, sicuramente non attuale.

Insomma, come scrive Mauro Moruzzi - direttore generale di CUP 2000, società di e-Health ed e-Care della Regione Emilia-Romagna - nel libro “La sanità dematerializzata e il Fascicolo sanitario elettronico”, si tratta di uscire dal mondo novecentesco della sanità, quella dei certificati, dei bolli e delle liste per entrare nel “nuovo mondo a bassa burocrazia” cioè della sanità ad “alta comunicazione” come straordinaria aggregazione in rete di persone che hanno bisogno e ricevono aiuto.

Ed ancora, con lo sviluppo della robotizzazione negli interventi chirurgici, con la legge che obbliga alla dematerializzazione della carta e dunque delle ricette e delle certificazioni, laddove tutta la pubblica amministrazione soggiace da tempo a tale indirizzo, dove addirittura nella elaborazione delle perizie medico legali vi deve essere la posta elettronica certificata (PEC) per l'invio alle cancellerie, PEC a sua volta prioritariamente utilizzata per le comunicazioni dei medici di medicina generale nei rapporti con le aziende, lì dove la vecchia carta sanitaria per l’accesso al SSN è stata sostituita da una chip-card che raccoglie il proprio fascicolo sanitario, le votazioni all'ordine dei medici si fanno ancora inviando gli avvisi relativi ai giorni di votazione per posta ordinaria, si vota recandosi nell’unica sede e con schede che si riempiono a mano con "lapis" e matite.

Il tutto con spese, per la comunicazione dell'evento, il voto e la raccolta dello stesso, enormi e di fatto anacronistici. Senza dimenticare che spesso c'è bisogno di votare due volte dato che, per via del quorum da raggiungere in prima convocazione, si rivota a distanza di qualche settimana, con un inutile accollo di nuove spese che gravano poi negativamente sui bilanci dell'ordine. Quello del non-voto, poi, della partecipazione parziale si è dimostrata essere da sempre la lista a stragrande maggioranza assoluta, ovunque e dappertutto.

Eppure la soluzione c'è ed è a portata di mano: pec, casella e-mail, login e password elaborati dall'ordine e consegnati agli iscritti provinciali, e con un click il voto si acquisisce, con un quorum che si raggiunge in poche ore e la possibilità per tutti, anche con il solo smartphone, di votare ed esprimere così il proprio diritto a farsi rappresentare, contingentando le spese ed ampliando, sempre con un click, la platea dei votanti, garantendo al tempo stesso una ben più ampia partecipazione al voto e migliorando la democraticità del sistema. Non crediamo ci sia molto altro da aggiungere: “il futuro è adesso”, ma ovviamente per chi ha gli occhi per vederlo.
 
Maria Ludovica Genna (Responsabile Uos Diagnostica Ematologica Aorn A. Cardarelli-Napoli)
Domenico Crea (Portavoce Osservatorio Sanitario Napoli)
 


03 novembre 2014
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