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Anaao Giovani. No al “doppio binario” per ingresso nel Ssn

di M.Cappiello e P.Di Silverio

17 MAR - Gentile Direttore,
la gestione e lo sviluppo delle “risorse umane” nel SSN sembra diventato un gioco a ribasso, la svalutazione dei professionisti in primis e quindi a seguire il lavoro con la relativa assistenza ai pazienti, una corsa al sottolivellamento della nostra categoria. La sanità italiana, anche alla luce del recente rapporto dell’ European Consumer Powerhouse che ci pone solo al 21° posto in Europa in tema di qualità delle prestazioni sanitarie, cosi come la sanità Campana, martoriata nella sua più profonda anima dal piano di rientro imposto dai vincoli finanziari, diventa sempre più precaria cosi come le sue risorse umane.
 
La proposta dei tecnici delle Regioni ex art. 22 del Patto per la salute di una collocazione dei laureati in medicina e chirurgia nel SSN in categoria non dirigenziale è una mortificazione della professione medica.
 
Il momento storico, sicuramente riformista, con l’applicazione del “comma 566” persegue un agognato “task shifting” per le professioni sanitarie prospettando un traguardo professionale al dir poco ragguardevole per gli infermieri e altre categorie, ma vede i medici indietreggiare, un downgrade totalmente inappropriato in cui la solita logica di sistema è il risparmio economico con forza lavoro a basso costo.
 
Il doppio binario per la formazione specialistica sembra creare un profilo di specializzato di seconda classe senza garanzie di equiparazione tra i due percorsi, premesso che l’Università continua a conservare il ruolo di leadership nella formazione.
Probabile il caos, cosi come farraginosi saranno i criteri di assunzione per chi verrà da un ruolo non dirigenziale per rientrare nel ruolo quadro.
 
Ennesima guerra tra i poveri, con conflittualità tra i diversi profili e i diversi percorsi formativi, ed infine confusione finale tra i ruoli medici e delle professioni sanitarie che vedono applicato un decreto di svolta professionale senza aver stabilito linee di confine ben definite,  tra chi fa cosa, quando e come.
 
L’Anaao Giovani Campania boccia, come ha già fatto il Segretario Nazionale nella lettera inviata agli Assessori, la proposta tecnica all’esame della Commissione Salute, in quanto senso civico, dovere morale nei confronti dei pazienti, primi attori nella sanità, ed amore per la professione impongono soluzioni adeguate alle esigenze del sistema formativo e di quello assistenziale.
 
Maurizio Cappiello
Consigliere Nazionale Settore Anaao Giovani
 
Pierino Di Silverio
Direttivo Nazionale Anaao Giovani

17 marzo 2015
© Riproduzione riservata

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