Medici 118. Perché guadagniamo meno dei colleghi ospedalieri?
di Patrizio Brancaccio
31 LUG -
Gentile Direttore,
sono un medico in servizio presso l’Asl Foggia nel Servizio Emergenza Urgenza 118. Da tempo mi chiedo perché il nostro contratto nazionale sia fermo ad una retribuzione, ingiustamente e nettamente, inferiore a quella dei colleghi ospedalieri. Contratto che non prevede malattia, né tredicesima né TRF. Abbiamo competenze cardiologiche, rianimative, neurologiche e chirurgiche da fare invidia a molti altri colleghi. Lavoriamo spesso in circostanze difficilissime: pressioni psicologiche e talvolta anche fisiche da parte di astanti e parenti.
Lavoriamo in condizioni metereologiche quasi mai favorevoli. Lavoriamo in orari, dove la stragrande maggioranza dei medici riposa. Infine, in alcune circostanze, facciamo la differenza tra la vita e la morte.
Percepiamo22,46 euro/ora lorde. Altre categorie, con meno istruzione e responsabilità, hanno stipendi più alti. Per lo stesso compenso effettuiamo servizi all’interno dei Pronto Soccorso di San Severo, Lucera, Manfredonia e Cerignola, in cui c’è una carenza decennale di personale medico.
Per quale motivo, svolgendo lo stesso compito, dobbiamo percepire così di meno?
La Regione Puglia, poi, da gennaio 2014, ha tagliato indennità che rendevano la nostra busta paga più dignitosa, in relazione al lavoro svolto. A chi chiedere ragione di tutto ciò? Come poter sensibilizzare chi di dovere a rivedere il nostro contratto nazionale. Ecco l’aiuto che chiedo, che chiediamo.
Distinti saluti
Patrizio Brancaccio
Medico, Servizio Emergenza Urgenza 118, Asl di Foggia
31 luglio 2018
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