Salute mentale e carcere. Nessuna resa della Psichiatria
di Enrico Zanalda
08 APR -
Gentile direttore,
in riferimento all’articolo “
Salute Mentale e carcere. Il dissolversi della psichiatra, dimentica delle sue origini”, la Società Italiana di Psichiatria e le Sezioni Speciali Dipendenze e di Psichiatria Forense intendono approfondire questi temi con il Comitato Nazionale di Bioetica, al quale sarà chiesto un incontro istituzionale, per promuovere il documento nella Conferenza delle Regioni in modo da far emergere le gravi difficoltà in cui si trovano attualmente gli operatori delle ASL ed in particolare dei DSM. Riteniamo utile e corretto che l’assistenza della salute mentale in carcere venga affrontata all’interno del problema generale dei percorsi di cura dei pazienti malati di mente e autori di reato.
A partire da questo documento le regioni potrebbero cogliere l’invito del Consiglio Superiore della Magistratura nella risoluzione del 24 settembre 2018 alla costituzione di protocolli operativi regionali per la realizzazione non solo delle misure di sicurezza ma del percorso complessivo all’interno e all’esterno degli istituti di pena.
Enrico Zanalda
Presidente SIP
08 aprile 2019
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