Vaccino Covid. Pretestuoso e inopportuno il no degli specializzandi ad essere coinvolti
di Silvio Siciliano
14 DIC -
Gentile Direttore,
quando ero segretario aziendale Anaao a Napoli a cavallo degli anni ‘90 e 2000, ci fu la necessità di un medico al SERT; riuscii a sollecitare il senso di responsabilità di tutti i colleghi (recalcitranti) da i cardiochirurghi ai neonatologi e demmo la disponibilità di una mattina ogni 200 giorni per una emergenza che si risolse poi in soli 90 giorni.
La contrarietà dei
giovani medici Anaao alla proposta del Ministro Manfredi di arruolare gli specializzandi per la campagna di vaccinazione, mi sembra pretestuosa per un provvedimento transitorio per definizione e inopportuna e poco etica in questo momento.
Preferirei che i giovani medici Anaao si interessassero di rendite di posizione e previlegi nell'ambito della sanità; a Napoli gli Universitari ultrasessantenni hanno ottenuto di non essere coinvolti nei percorsi Covid19 per il rischio legato all' età delle conseguenze di un contagio; gran parte dei medici di base si sono tenuti lontanissimi dalle case del contagio e tanti non hanno praticato la vaccinazione antinfluenzale e tanti ancora sembrano renitenti all' esecuzione di tamponi. Di queste cose si devono indignare !
Da molti anni il potere reale delle associazioni sindacali si è molto molto ridotto in quasi tutti gli ambiti; lo sciopero dei dipendenti pubblici del 9 dicembre che realizza un ponte di 5 giorni (per i dipendenti amministrativi) è un evento antistorico. Mentre il paese è in un tunnel economico e la disoccupazione monta paurosamente e il commercio e le libere professioni segnano il passo, rifiutare indiscriminatamente un aumento contrattuale è vergognoso da parte di chi ha avuto puntualmente lo stipendio ogni fine mese o che sia andato in ufficio o che sia rimasto a lavorare a casa.
I giovani Anaao dovrebbero rivendicare sì il ruolo preminente avuto dagli Ospedali anche in questa pandemia, ma fare una politica sindacale di alto livello e di di prospettiva a lungo termine.
Differenziarsi dalla politica di alcuni sindacati dei Medici di base; è arrivato il momento che la politica si renda conto che gli assistiti non voteranno più chi gli dice il medico di base; voteranno quei politici che gli metteranno a disposizione una medicina di base diversa. Privilegi e rendite di posizione devono scomparire.
Se ciascuna categoria lavorativa pubblica o privata, della dipendenza o della libera professione rinunciasse a un suo privilegio, godrebbe dei vantaggi di tante altre perdite di privilegi.
Silvio Siciliano
Presidente di Federcardio Campania
14 dicembre 2020
© Riproduzione riservata
Altri articoli in Lettere al direttore
Quotidianosanità.it
Quotidiano online
d'informazione sanitaria.
QS Edizioni srl
P.I. 12298601001
Sede legale:
Via Giacomo Peroni, 400
00131 - Roma
Sede operativa:
Via della Stelletta, 23
00186 - Roma
Direttore responsabile
Luciano Fassari
Direttore editoriale
Francesco Maria Avitto
Joint Venture
- SICS srl
- Edizioni
Health Communication srl
Copyright 2013 © QS Edizioni srl. Tutti i diritti sono riservati
- P.I. 12298601001
- iscrizione al ROC n. 23387
- iscrizione Tribunale di Roma n. 115/3013 del 22/05/2013
Riproduzione riservata.
Policy privacy