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Astuti (Pd): “Per i medici di base è emergenza ma la Regione non fa nulla”


07 LUG - “Per i medici di base è emergenza ma la Regione non fa nulla di quello che dovrebbe e, come sempre, dà la colpa al Governo”. Ad affermarlo è, in una nota, il consigliere regionale e capodelegazione del Pd in Commissione sanità Samuele Astuti a seguito della discussione e del voto in aula di due mozioni abbinate sul tema, della Lega e del Movimento 5 stelle e una del Pd stesso, bocciata dalla maggioranza.

“La Lega e i suoi alleati - afferma Astuti - hanno scoperto che per medici di base è emergenza solo da una settimana. Per anni hanno sostenuto che i medici di base non contavano nulla. Ora non trovano di meglio che incolpare il Governo dell’emergenza, mentre è proprio Regione che potrebbe fare molto e da subito. Chiede al Governo di accorciare i tempi di formazione, ma già potrebbe farlo da sola. Chiede di aumentare i posti nelle facoltà di medicina e nelle scuole di specializzazione, ma non si preoccupa di riattivare sul tema il tavolo avviato in passato con i rettori lombardi”.

“L’unico provvedimento che ha saputo chiedere e ottenuto la Lega - continua Astuti - a cui abbiamo opposto un fermo no, è stato di aumentare il numero degli assistiti fino a 2000, fatto assolutamente inaccettabile perché lesivo della dignità dei medici che già ad oggi faticano a offrire un servizio ai propri assistiti e inadeguata per i cittadini che di fatto si troverebbero con un’assistenza solo sulla carta.La  pandemia non gli ha proprio insegnato nulla”.

“La Lega – continua Astuti – rifiuta di assumersi responsabilità. Invoca l’autonomia ma quando può esercitarla non lo fa. Gioca a rimpiattino. Rifiuta di impegnare la Giunta su quanto potrebbe fare subito, voltando di fatto le spalle ai cittadini”.

“Con una mozione - prosegue la nota - il Pd ha chiesto atti concreti e fattibili: aumentare il numero di borse per specializzandi e medici di medicina generale, come del resto la Lega ha fatto negli scorsi anni e di aumentarne l’importo utilizzando le risorse che ha a disposizione, i residui di oltre 340 milioni di euro del bilancio del 2020, 90 dei quali sulla sanità. Ha chiesto di incentivare i medici di base a coprire gli ambiti territoriali carenti da almeno 12 mesi, concedendo per i primi 5 anni spazi pubblici in concessione gratuita da utilizzare come studio e rimborsando fino all'80% delle spese sostenute per assumere personale infermieristico e amministrativo. Abbiamo chiesto di pianificare in largo anticipo le sostituzioni dei medici di base che cessano la propria attività, così da non lasciare centinaia di ambiti sguarniti e di  aumentare il numero di pazienti che i medici in formazione possono convenzionare, come sostituti, dai 500 pazienti attuali a 1500; di semplificare per i cittadini l’iter di “scelta e revoca” del medico di base, attivando convenzioni con farmacie e uffici postali che consentano di effettuare l’intera procedura prevista; a prevedere le risorse necessarie da destinare alle ATS lombarde affinché possano assumere un contingente adeguato di giovati medici neoformati in medicina generale e cure primarie da impiegare sul territorio, così da poter effettivamente creare un welfare di comunità e di prossimità”.   

Mozione, quella del Pd, però bocciata dall’Aula. A riprova, conclude Astuti,  “che alla Lega non interessa la salute dei cittadini ma far credere loro di aver risolto i problemi. L’imbarazzo della maggioranza si è rivelato anche nel fatto che, a voto segreto, ha ottenuto quasi gli stessi voti delle opposizioni. Da parte nostra certamente auspichiamo un’interlocuzione con il Governo, ma quello che serve ora è avere il coraggio di intervenire in prima persona”.

07 luglio 2021
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