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Fimmg e Smi: “Si è parlato di questioni di carattere generale, strada in salita”

di E.S.

15 DIC - “La Regione ci ha presentato delle linee direttrici molto generiche, speriamo trovi le risorse e ci proponga un piano di sviluppo dell’AIR che possiamo condividere”. Così il segretario Fimmg Veneto, Maurizio Scassola, commenta l’incontro dei sindacati con la Regione per parlare di carenza dei medici e prospettive di sviluppo dell’assistenza primaria regionale, ma anche della trattativa sul nuovo accordo integrativo alla luce di quello nazionale relativo al biennio 2016-2018 e siglato ad inizio 2022. Per Liliana Lora, segretario Smi Veneto, “si è parlato di tante cose, ma ci rendiamo conto che dai prossimi appuntamenti le trattative saranno in salita”.

I sindacati si dicono comunque soddisfatti che ci sia stato un primo confronto. “Finalmente questa convocazione è arrivata. Per mesi abbiamo chiesto alla Regione lo stop ai provvedimenti tampone e l’avvio di un confronto serio per la riorganizzazione della medicina generale. Ora ci siamo, siamo pronti a metterci al lavoro, in uno spirito costruttivo, per dare ai cittadini veneti un’assistenza sanitaria territoriale di livello europeo”, dice Scassola in una nota.
 
L’incontro fra i sindacati e la regione avviene in “uno dei momenti più critici per la medicina generale con la riforma delle cure territoriali, inserita nel Pnrr, ancora ferma al palo, mentre la segreteria nazionale Fimmg è pronta a dichiarare lo stato di agitazione – realtà già in Puglia – per denunciare il gravissimo stato di disagio che la categoria sta vivendo, sottoposta a carichi di lavoro non più sostenibili ed economicamente penalizzata da costi di produzione”. 

All’incontro, la Regione Veneto ha illustrato le proprie proposte partendo dalla riorganizzazione territoriale, nuovi standard minimi di accessibilità oraria, uno sostegno allo sviluppo che facciano leva nelle medicine di gruppo e medicine di gruppo integrate inoltre, incentivi specifici per l’accettazione delle zone carenti “croniche” ecc. A quanto esposto nel primo incontro ora manca ancora tutta una serie di incontri tecnici e interlocutori con la parte sindacale. 

Il sindacati riconoscono che è iniziata di fatto la trattativa per il nuovo Accordo Integrativo Regionale (AIR) e questo significa, commenta il segretario Fimmg “che ci aspettiamo convocazioni di tavoli tecnici a brevissima scadenza per entrare nel merito di alcune questioni prioritarie, come la riorganizzazione della medicina generale alla carenza di medici sul territorio, dal personale di studio di supporto all’evoluzione informatica, dalla semplificazione burocratica alla formazione sia per la scuola specialistica sia per l’aggiornamento dei colleghi in attività”. 

“Siamo consapevoli dei problemi legati ai finanziamenti – aggiunge Scassola – ma bisogna riorganizzare e finanziare il sistema o non si va da nessuna parte”.

Anche lo Smi va con i piedi di piombo. “Dopo mesi abbiamo ottenuto l’avvio del tavolo per definire l’accordo integrativo regionale di medicina generale, sulla scorta di quello nazionale siglato nell’aprile scorso”. “Speriamo - ha concluso Liliana Lora di arrivare in tempi brevi a un documento conclusivo condiviso”. 

E.S.

15 dicembre 2022
© Riproduzione riservata
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