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Toscana. Si allunga la vita media e cala la mortalità per tumori e infarto


Si raggiungono i 79,6 anni per gli uomini e gli 84,7 anni per le donne. La mortalità per tumori si è ridotta (-1,36%) e quella per malattie cardiocircolatorie è calata del 2,15%. Sono questi i dati conclusivi presentati ieri dal Sant'Anna di Pisa sul ciclo di programmazione sanitario regionale 2008-2011.

21 LUG - La vita media dei toscani si è allungata, raggiungendo 79,6 anni per i maschi e 84,7 anni per le femmine. La mortalità per tumori si è ridotta (-1,36%), come quella determinata da malattie cardiocircolatorie (-2,15%). Si è concluso con questi risultati il ciclo di programmazione sanitaria 2008-2011 in Toscana. Lo ha certificato il Laboratorio Management e sanità della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa che ha presentato oggi, in conferenza stampa, la sua fatica annuale, il report 2011 del Sistema di  valutazione della performance della sanità toscana.

Al miglioramento dei dati di salute  si sono affiancati altri due risultati significativi per il sistema. Il primo riguarda il miglioramento, nell’ultimo anno, dei servizi relativi al 63% dei 160 indicatori presi in considerazione. Questo dato è abbastanza omogeneo sul territorio regionale e questo significa che il sistema sanitario pubblico è in grado di assicurare i servizi i cittadini in modo equo sul piano territoriale, con una attenzione  alle specifiche esigenze di ciascuno e soprattutto di coloro che godono di minori opportunità socio-economiche.

Il secondo risultato positivo, invece, riguarda la dimensione economica del sistema, che continua a mantenere l’equilibrio di bilancio, un pareggio certificato e ottenuto senza imposte aggiuntive.

Gli ospedali
I risultati del 2011 hanno testimoniato l’impegno nel ridurre l’uso inappropriato dell’ospedale, sempre più da utilizzare solo per patologie acute. Si è registrata complessivamente una riduzione dei ricoveri del 3,54% (da 654.098 nel 2010 a 630.955 del 2011), una riduzione delle giornate di degenza nel 2011 del 3% (da 3.860.796 giornale nel 2010 a 3.741.277 giornate nel 2011) con una degenza media di 5,91, così come una riduzione delle giornate di degenza preoperatoria per interventi chirurgici programmati (da 0,77 a 0,74). Migliorati anche i servizi di ricovero: i re-ricoveri entro trenta giorni per la stessa patologia sono passati da 5,14% a 5,09%, le fratture di femore operate entro due giorni da 55% a 60%. Un buon esempio di come la riorganizzazione possa comportare un netto miglioramento dei servizi viene in questo campo da Careggi, che grazie ad uno specifico intervento aziendale è passato, per le percentuali di fratture del femore operate entro 2 giorni, dal 33% del 2011 al 54% nei primi mesi del 2012. Nei servizi di ricovero ospedaliero grande attenzione hanno avuto le pratiche e gli interventi per garantire la sicurezza del paziente e la gestione del rischio clinico.

I pronto soccorso
Gli accessi al pronto soccorso sono stati 1.466.294 nel 2011 contro 1.463.491 nel 2010. I pronto soccorso della Toscana migliorano mediamente la qualità dei loro servizi, abbattendo la percentuale degli abbandoni, la percentuale dei codici verdi trattati entro le 4 ore e confermando una buona valutazione da parte degli utenti. Il volume delle prestazioni ambulatoriali nei presidi pubblici e nel privato accreditato si è invece ridotto del 4% (da 67.319.157 nel 2010 a 64.689.519 nel 2011).

Il territorio
Il progetto della “sanità d’iniziativa”, per prendere in carico i pazienti cronici fin dalle prime fasi, ha preso avvio e registra i suoi primi incoraggianti risultati. L’ospedalizzazione per diabete si è ridotta del 4,83%, il numero di pazienti diabetici con almeno una misurazione di emoglobina glicata ha registrato un miglioramento rispetto al 2010 di circa il 3%. Arezzo presenta la best practice nazionale per la gestione del “piede diabetico”.
Fa parte della sanità d’iniziativa anche il progetto Attività Fisica Adattata. Questa iniziativa prevede occasioni di attività fisica per persone con oltre 65 anni affetti da patologie croniche. Negli ultimi anni sono stati attivati sul territorio regionale circa 2500 corsi, grazie al lavoro di squadra realizzato dalle Società della Salute con gli enti locali, le associazioni, la collettività. La best practice  spetta in questo caso a Empoli.

La Carta sanitaria elettronica
Molti dei risultati sono stati conseguiti anche grazie alla disponibilità di un sistema informativo in continua espansione e capace sempre più di misurare i processi e i risultati. Significativo in proposito l’avvio della Carta Sanitaria Elettronica per il cittadino, che permetterà nel tempo di raccogliere tutte le informazioni significative in un “fascicolo” elettronico, in cui sarà possibile tenere la memoria storica delle prestazioni e prescrizioni farmaceutiche del paziente.
 

21 luglio 2012
© Riproduzione riservata

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