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Sicilia. Anffas onlus: “Basta tagli sulla salute dei cittadini più fragili”


L’associazione a tutela della disabilità chiede ai politici di trovare risposte, nonostante le difficoltà dell’attuale scenario. “Siamo consapevoli delle difficoltà  di scelta degli Enti Territoriali, ma ciò non può giustificare ulteriori indugi nella programmazione dei servizi territoriali alle persone”.

25 AGO - “Ancora una volta la riflessione che Anffas Onlus Sicilia  fa sui Servizi alle Persone si scontra con le parole riduzione, tagli, crisi. Il susseguirsi di manovre di finanza pubblica che hanno fortemente  ridotto il finanziamento delle Politiche Sociali amplificano la preoccupazione circa il futuro di  questo settore”. A lanciare oggi l’allarme è Giuseppe Giardina, presidente Anfass Onlus Sicilia, osservando come “daal 2009 si assiste ad un pesante depauperamento dei fondi strutturali di carattere sociale  da assegnare alle Regioni. Il Fondo Nazionale Politiche Sociali ormai ha una copertura puramente simbolica, mentre altri Fondi sono stati totalmente aboliti ( es. Fondo per la non Autosufficienza)”.

Tutto questo mentre “paradossalmente siamo di fronte ad una aumentata domanda di protezione sociale e i Comuni che sono i destinatari delle aspettative e richieste di protezione sociale provenienti dai cittadini sono anche le Istituzioni con maggiore affanno, alle prese con il patto di stabilità e con trasferimenti Statali e Regionali fortemente ridotti. Ciò comporta per le amministrazioni  difficoltà nel compiere una pianificazione a medio-lungo periodo e – prosegue Giardina - difficoltà nella relativa allocazione della spesa. Chi ne paga le conseguenze, sono ancora una volta le fasce di popolazione a maggiore rischio di fragilità: nuclei familiari in difficoltà, persone con disabilità, anziani non autosufficienti, minori a rischio”.

“Siamo consapevoli – prosegue Giardina - delle difficoltà  di scelta degli Enti Territoriali, ma ciò non può giustificare ulteriori indugi nella programmazione dei servizi territoriali alle persone. A fine anno 2012  si concluderà la terza annualità (2010/2012)  del Piani di Zona dei Distretti Socio Sanitari. Ad oggi, da parte delle istituzioni non sono pervenute indicazioni in riferimento alla programmazione della prossima triennalità. Alcuni tavoli tecnici sono già stati istituiti, ma sembra che non siano in grado di fornire chiare direttrici in grado di garantire la continuità ( a partire da Gennaio 2013) degli interventi già in essere”.

Il presidente Anffas Onlus Sicilia si dice “fortemente preoccupato” e chiede di “accelerare i tempi nelle fasi di processo di formulazione del PdZ( siamo già al mese di agosto). Presumibilmente oggi siamo riusciti a mantenere il livello dei servizi esistenti perché stiamo ancora spendendo i fondi di competenza degli anni passati. Ma quante  e quali saranno le risorse da destinare alla programmazione dei Piani di  Zona della prossima triennalità? Sarà garantita la continuità degli interventi  a favore delle persone già in essere? Sarà possibile allargare la gamma di servizi a nuove tipologie di bisogno ? Sarà una programmazione che adotterà una logica di tipo emergenziale o di tipo promozionale? Formulare risposte a queste domande dovrà essere la priorità dei nostri politici, nonostante le difficoltà dell’attuale scenario politico regionale. Servirebbe anche – conclude Giardina - una politica regionale meno attenta alla sola logica della semplice dotazione economica per la soluzione dei problemi; una politica regionale più impegnata a valorizzare la programmazione locale, sia in termini di trasferimenti regionali, sia dal punto di vista della promozione del ruolo dei soggetti del Terzo settore come l’Anffas Onlus Sicilia  per essere maggiormente in grado di rispondere ai bisogni dei cittadini”.
 
 

25 agosto 2012
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