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Roma. Il San Camillo di nuovo in crisi e scatta "l'occupazione virtuale" dei medici 


Pronto soccorso ancora in emergenza. Tornano i letti in corridoio e c'è il blocco dei ricoveri programmati. Anche se la Direzione generale condivide le richieste di maggiori risorse per l'ospedale, i medici confermano lo stato di agitazione fino a quando la Regione non interverrà concretamente 

16 MAG - I gravi problemi da tempo segnalati al San Camillo Forlanini non sono stati risolti. Lo rilevano in una nota le organizzaioni sindacali del grande ospedale romano che sottolinenao come il Pronto Soccorso sia ancora in emergenza, che nei reparti sono ricomparsi posti letto in corridoio e si assiste al blocco dei ricoveri programmati, anche per patologie rilevanti.

L’intervento dei medici di medicina generale, richiesto dalla Regione per l’assistenza ai codici bianchi-verdi - aggiungono - è ininfluente sull’affollamento del Pronto Soccorso determinato dall’impossibilità di ricoverare tempestivamente i pazienti più critici in codice giallo e rosso.
Queste criticità - sottolineano però i medici - sono state finalmente riconosciute dal Direttore generale Aldo Morrone che si è dichiarato d’accordo sulle richieste dei Sindacati medici e dell’Assemblea dei dirigenti medici: aumento dei posti letto e assunzione del personale necessario per superare i nodi più rilevanti, nell’attesa di un progetto di riorganizzazione aziendale. 

Proposte già presentate congiuntamente da sindacati e direzione aziendale ai rappresentanti della Regione il 7 maggio scorso.
Tuttavia - dice la nota dei sindacati - nonostante il riconoscimento da parte della Direzione generale, i medici del San Camillo Forlanini riuniti in assemblea confermano lo stato d’agitazione della categoria in difesa dei diritti irrinunciabili dei cittadini e degli operatori: accesso alle cure, sicurezza dell’assistenza e dignità della persona. I medici infatti hanno ribadito che lo stato di agitazione non deve cessare fino alla ratifica dell’accordo da parte della Regione, condizione necessaria per renderlo esecutivo. 

Sono state quindi approvate le seguenti iniziative:
* Occupazione virtuale dell’Ospedale San Camillo Forlanini
* Rigorosa applicazione delle norme sul lavoro del personale con contratti atipici

Abbiamo sempre tenuto conto delle difficoltà legate al piano di rientro - consludono i sindacati - e infatti le assunzioni necessarie non comporterebbero incremento della spesa per il personale rispetto all’anno precedente. L'intervento sui costi - sostengono - dovrebbe invece colpire le spesa per beni e servizi che, nella nostra Azienda, dal 2006 al 2010 è aumentata del 30%, anche dopo la drastica riduzione di posti letto ed il blocco del turn over: in questo momento ulteriori tagli alle spese del personale porterebbero solo al gravissimo rischio di non poter garantire livelli di assistenza adeguati, specie nelle aree critiche (Pronto Soccorso, Terapie Intensive, Maternità, Pediatria).

16 maggio 2012
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