Quotidiano on line
di informazione sanitaria
Lunedì 20 MAGGIO 2024
Sardegna
segui quotidianosanita.it

Sardegna. Todde presenta il programma di governo: “La nostra priorità è ristrutturare il sistema sanitario regionale”


Todde punta a “rafforzare l'assistenza sanitaria pubblica”, su cui occorre “intervenire urgentemente, data la criticità della situazione in Sardegna, schiacciata da carenze di personale, distribuzione ineguale delle risorse e infrastrutture inadeguate”. Prevista “l’ottimizzazione della sanità ospedaliera” e, sul fronte del personale, “un approccio moderno che incentivi la collaborazione, migliori le condizioni di lavoro e promuova la partecipazione decisionale”. Impegno a “supportare la rete farmaceutica territoriale” e a “investire in un ospedale pediatrico di eccellenza e cure pediatriche sul territorio”.

10 MAG - La presidente della Regione Sardegna, Alessandra Todde, ha presentato oggi, in Consiglio regionale, le dichiarazioni programmatiche sul programma di governo, “conscia delle sfide che ci attendono ma anche delle innumerevoli possibilità che insieme possiamo realizzare”, ha detto rivolta all’Assemblea. “La nostra missione comune – ha aggiunto - , per la quale abbiamo bisogno della collaborazione attiva delle tante persone che lavorano nella Pubblica Amministrazione e di tutte le forze che in Consiglio regionale rappresentano i territori e i cittadini che li hanno votati, è quella di valorizzare ogni angolo della nostra amata isola, promuovendo lo sviluppo sostenibile e l’innovazione, l’inclusione sociale e la tutela dell’ambiente che ci circonda”.

Tosse è quindi passata a illustrare il “percorso ambizioso, basato su dieci assi programmatici, che delinea azioni chiave in vari ambiti essenziali per il rilancio della Sardegna”, tra questi ha citato “la rinascita dei servizi pubblici con particolare attenzione alla sanità ed ai suoi livelli essenziali”.
Ecco, nel dettaglio, il programma della Giunta Todde per la sanità e le politiche sociali.

SALUTE
“Proponiamo un modello per il Sistema Sanitario Sardo, basato sull'articolo 32 della Costituzione Italiana, che mira a rafforzare l'assistenza sanitaria pubblica, attualmente indebolita. Dobbiamo intervenire urgentemente, data la criticità della situazione in Sardegna, schiacciata da carenze di personale, distribuzione ineguale delle risorse e infrastrutture inadeguate.

La nostra priorità è quindi ristrutturare il sistema sanitario regionale sardo, ponendo la presa in carico della salute dei cittadini ed il loro percorso sanitario al centro. Vogliamo ottenere questo obiettivo riorganizzando le ASL e le Aziende Ospedaliere, con l'ottimizzazione delle risorse, l'avanzamento nell'informatizzazione e nella digitalizzazione dei servizi, inclusa la telemedicina. Fondamentale è il rafforzamento dell'integrazione ospedale-territorio, migliorando l'accesso alle cure e costruendo una sanità più vicina alle comunità attraverso la creazione di Reti di Assistenza di Prossimità, valorizzando l'approccio "One health" e incentivando la collaborazione tra i vari settori per una sanità integrata e inclusiva.

Nella prospettiva di ricostruire la sanità territoriale sono fondamentali i Distretti sociosanitari ed è necessario lo sviluppo di strutture di prossimità come le Case della Comunità, il potenziamento delle cure domiciliari e l’uso della Telemedicina. Vogliamo integrare l'assistenza sanitaria, sociosanitaria e sociale, utilizzando tecnologie digitali per un'assistenza efficiente e al passo coi tempi, per coordinare le cure e migliorare l'accesso ai servizi. Il Fascicolo Sanitario Elettronico deve essere strumento cardine del processo di presa in carico del cittadino. Dobbiamo quindi dare priorità al suo aggiornamento e alla sua disponibilità in tutta la rete sanitaria. Dobbiamo rafforzare la centrale operativa territoriale per la presa in carico dei pazienti ed intervenire per l’abbattimento delle liste d'attesa attraverso l’incremento delle risorse dedicate e una diversa organizzazione del sistema di prenotazione e della disponibilità di specialisti sul territorio. Dobbiamo predisporre un piano straordinario per la salute mentale, attraverso il ricorso a Centri qualificati ed una assistenza capillare e coordinata con i comuni.

È necessario intervenire sull’ottimizzazione della sanità ospedaliera sarda, che richiede la modernizzazione delle strutture per rispettare i Livelli Essenziali di Assistenza e portare al miglioramento dell'efficienza dei trattamenti. Si propone la riqualificazione ospedaliera, riclassificando gli ospedali per intensità di cura e rafforzando ed integrando i pronto soccorso e i servizi di emergenza. Fondamentale è l'integrazione tra ospedali di alta specializzazione e territoriali, promuovendo la multidisciplinarietà, la creazione di reti e di poli sanitari.

È importante rendere attuale il piano regionale di prevenzione definendo con maggiore dettaglio obiettivi che possano rendere efficaci i percorsi di prevenzione in tutto il territorio.

Per valorizzare il personale sanitario in Sardegna, è importante migliorare le condizioni di lavoro e incentivare il personale. Serve inoltre implementare la formazione continua, l'adeguamento dell'organico e la valorizzazione delle risorse umane. Serve un approccio moderno che incentivi la collaborazione, migliori le condizioni di lavoro e promuova la partecipazione decisionale. Si sottolinea l'importanza di integrare formazione e sviluppo professionale con incentivi economici e di carriera, oltre a garantire il benessere del personale attraverso politiche di equilibrio lavoro-vita e programmi di salute.

È importante integrare l’assistenza sociale e sanitaria in Sardegna, riconoscendo la salute come un bisogno complesso che include aspetti sociali e culturali e ponendo in atto strategie per rispondere alle esigenze delle popolazioni più vulnerabili e affrontare problematiche sociali che influenzano la salute. Per questo vogliamo puntare sull'implementazione di percorsi di riabilitazione integrati, programmi di promozione della salute, e il potenziamento dei servizi sociosanitari. Vogliamo valorizzare il ruolo del privato sociale e la necessità di supportare la rete farmaceutica territoriale per migliorare l'accesso ai servizi, con un forte accento sulla collaborazione e l'innovazione.

Vogliamo una sanità a misura di bambini e quindi investire in un ospedale pediatrico di eccellenza e cure pediatriche accessibili sul territorio”.

POLITICHE SOCIALI
“L’innovazione delle politiche sociali in Sardegna non è più rimandabile. E’ necessario adeguarle ai tempi che cambiano e non abbandonare a sé stesso chi ha più bisogno. Per realizzare questo obiettivo dobbiamo coinvolgere attivamente le istituzioni politiche, e amministrative in tutti i territori, promuovendo la collaborazione e l'uso innovativo di strumenti di partecipazione e comunicazione, per affrontare le sfide sociali con impegno e coesione.

Dobbiamo investire nella sicurezza sociale e nella protezione economica degli strati più fragili della nostra popolazione. Essere poveri non è una colpa, ma una condizione da cui ci si può emancipare con un supporto attivo da parte della regione.

Per ridurre il divario socioeconomico in Sardegna, amplificato da pandemie e crisi globali, occorrono politiche integrate per combattere la povertà e serve valorizzare l'educazione come leva di cambiamento intergenerazionale. Bisogna dare priorità a sostegni economici diretti all’alfabetizzazione, alla lotta all'emarginazione, alle misure di inclusione sociale per contrastare la marginalizzazione e promuovere l'accesso universale a servizi essenziali, puntando su un approccio olistico che coinvolga il terzo settore e le comunità locali per un tessuto sociale più forte e coeso.

Per promuovere la salute e il benessere sociale nella nostra isola, dobbiamo focalizzarci su prevenzione e integrazione dei servizi per anziani, giovani e vittime di violenza. Priorità va data all'autonomia degli anziani e al welfare comunitario, con azioni di prevenzione fin dalla giovane età e con attenzione all’individuazione di soluzioni che integrino, invece di isolare, chi ha bisogno. Le politiche da perseguire includono il rafforzamento del supporto domiciliare, lo sviluppo di cohousing e la formazione di assistenti familiari, insieme a servizi di prevenzione e promozione di stili di vita sani per tutte le età, attraverso un coordinamento interistituzionale e comunitario. Contribuiremo alla costruzione del benessere con l'istituzione dei servizi psicologici di base (primo livello), distribuiti sul territorio.

Vogliamo lavorare per tessere inclusione e benessere, collegando diritti di cittadinanza, famiglia, sport e prevenzione della violenza. Istituiremo un fondo per le spese essenziali di famiglie vulnerabili, promuoveremo la partecipazione attiva attraverso consulte cittadine e sosterremo il terzo settore e il volontariato. Vanno poste in primo piano l'educazione giovanile alla rappresentanza sociale e l'importanza dello sport come veicolo di valori positivi e inclusione, prevedendo la creazione di strutture coordinate per una gestione integrata delle politiche giovanili, sportive e di benessere familiare. Sosterremo queste azioni fornendo all'agenzia educativa per eccellenza, la scuola, la figura dello psicologo scolastico in modalità continuativa.

Dobbiamo garantire alloggi dignitosi e accessibili, affrontando l'insicurezza abitativa e promuovendo l'inclusione sociale. L'edilizia sociale è importante per fornire soluzioni abitative a prezzi accessibili. Servono azioni concrete per migliorare la gestione del patrimonio edilizio, per promuovere la sostenibilità ambientale e rivitalizzare i piccoli centri. È necessario un monitoraggio efficace e servono interventi per la sostenibilità e per l’aiuto alle famiglie nei piccoli centri, così come per invertire fenomeni di spopolamento e denatalità, creando un ambiente favorevole e garantendo i servizi necessari alla vita familiare e al benessere delle comunità.

Per contrastare l'aumento delle disuguaglianze, servono sostenibilità, innovazione e cooperazione per una società inclusiva. Servono azioni per combattere la povertà, promuovere l'istruzione, garantire pari opportunità, e sostenere l'integrazione e la partecipazione attiva. Serve un organismo pubblico a tutela delle pari opportunità, dell'educazione alla diversità, è necessario sostenere i Centri Anti Violenza e applicare un approccio sistemico all'integrazione sociale, mirando a una Sardegna equa e solidale”.

10 maggio 2024
© Riproduzione riservata

Altri articoli in QS Sardegna

ISCRIVITI ALLA NOSTRA NEWS LETTER
Ogni giorno sulla tua mail tutte le notizie di Quotidiano Sanità.

gli speciali
Quotidianosanità.it
Quotidiano online
d'informazione sanitaria.
QS Edizioni srl
P.I. 12298601001

Sede legale:
Via Giacomo Peroni, 400
00131 - Roma

Sede operativa:
Via della Stelletta, 23
00186 - Roma
Direttore responsabile
Luciano Fassari

Direttore editoriale
Francesco Maria Avitto

Tel. (+39) 06.89.27.28.41

info@qsedizioni.it

redazione@qsedizioni.it

Coordinamento Pubblicità
commerciale@qsedizioni.it
    Joint Venture
  • SICS srl
  • Edizioni
    Health Communication
    srl
Copyright 2013 © QS Edizioni srl. Tutti i diritti sono riservati
- P.I. 12298601001
- iscrizione al ROC n. 23387
- iscrizione Tribunale di Roma n. 115/3013 del 22/05/2013

Riproduzione riservata.
Policy privacy