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Umbria. Monacelli (Udc): "Utilizzare test antidroga nelle scuole"


Il capogruppo Udc in Consiglio regionale ha suggerito il ricorso a tali pratiche nelle scuole superiori, da realizzare in collaborazione con le famiglie e le stesse scuole, per promuovere "un messaggio chiaro e fermo nei confronti del mondo giovanile sull'uso di sostanze stupefacenti".

06 LUG - Fa discutere la mozione avanzata in Consiglio regionale da Sandra Monacelli, capogruppo Udc a Palazzo Cesaroni, che suggerisce di ricorrere all'uso di test antidroga nelle scuole superiori della Regione, da realizzare in collaborazione con le famiglie, la scuola e le istituzioni pubbliche. A suo giudizio "è giunto il momento di agire e di promuovere un messaggio chiaro e fermo nei confronti di un mondo giovanile che ormai fa uso di tutti i tipi di droga".

Prevedere dunque l'uso di test antidroga nelle scuole superiori dell'Umbria, “non per punire, smascherando in modo subdolo il dilagare dell'uso di sostanze stupefacenti fra i giovani adolescenti - ha precisato Monacelli - ma come valido supporto alla conoscenza e all'aiuto.
La premessa da cui parte il documento, che dovrebbe impegnare la Giunta alla realizzazione effettiva dei test, parte dalla situazione attuale del mondo giovanile che Monacelli così descrive: “Il progressivo dilagare della droga e della cultura dello sballo sta rappresentando in Umbria una pesante emergenza, che impone una responsabile e non ulteriormente rinviabile presa di posizione delle Istituzioni, che non possono limitarsi all'espressione di un giusto e sistematico disappunto". Alla base della proposta il consigliere Udc pone i dati europei che assegnano all'Italia il primato “agghiacciante di un alto uso di cocaina tra i giovani e l'assunzione contemporanea di diverse sostanze compreso l'alcol", ha precisato.

Il più delle volte, secondo l'esponente Udc, “le famiglie sono ignare della vita parallela che conducono i figli. Con i test antidroga - ha proseguito - avranno uno strumento da adoperare discrezionalmente, grazie alla alleanza con la scuola, preziosa nel supportare l'una il lavoro dell'altra, nel rispetto dei differenti ruoli e collaborando fianco a fianco costantemente, con l'obiettivo primario di raggiungere comuni finalità educative".
Le istituzioni, attraverso iniziative coraggiose ed importanti, possono fornire i giusti mezzi e le giuste indicazioni sia ai genitori che ai docenti, per creare quella sinergia positiva a tutela e protezione dei nostri giovani - ha concluso Monacelli - questi test, dopo un periodo semestrale di sperimentazione dovranno essere sottoposti ad una valutazione sulla efficacia”.  

06 luglio 2012
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