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Ebola. Le novità del giorno dagli USA

di Maria Rita Montebelli

Continua la saga dell’Ebola stelle e strisce. Dallo zar dell’Ebola, nominato da Obama, alla figuraccia del Presbytherian Hospital di Dallas che cerca di rifarsi un’immagine, alla notizia di un operatore sanitario dello stesso ospedale attualmente a bordo di una nave da crociera, alla quarantena imposta al cane di Nina Pham.

17 OTT - Arriva lo ‘zar dell’Ebola’.Mentre negli Stati Uniti imperversano le polemiche relative ai ‘buchi’ nell’applicazione dei protocolli di sicurezza anti-Ebola presso l’Health Presbytherian Hospital di Dallas, il Presidente Obama nomina uno ‘zar dell’Ebola’. Il designato alla carica, che ha colto si sorpresa anche la dirigenza dei National Institutes of Health, è Ron Klain, ex capo staff dei vice-presidenti Al Gore e Joseph R. Biden.
Klainavrà il compito di gestire e coordinare la risposta del governo al virus mortale, in un momento in cui l’ansia degli americani circa il pericolo della diffusione del contagio, è alle stelle. Lo ‘zar’ si è laureato con lode in legge ad Harvard e già in passato si è trovato a gestire delle crisi politiche complesse e in rapida evoluzione.

Una figuraccia da cancellare a colpi di PR. Il New York Times rivela che l’Health Presbyterian Hospital di Dallas, dopo la figuraccia planetaria che lo ha travolto in questi giorni, per la notizia delle due infermiere contagiate, e prima ancora per l’iniziale diagnosi mancata ai danni di Duncan, il paziente ‘zero’, ha assoldato la Burson-Marsteller, una delle agenzie di PR più note del mondo, nel tentativo di rifarsi un’immagine. Un tempo considerato il ‘Neiman Marcus’ degli ospedali, il Presbyterian rischia di essere retrocesso al ‘J.C.Penney’ della categoria, afferma una paziente in attesa di un’ecografia in un’intervista al giornale. Fino a ieri il ‘Presby’ era un ospedale dalla reputazione immacolata, uno dei migliori dello Stato e sicuramente uno dei più gettonati dai milionari texani. Il suo reparto maternità è intitolato a Margot Perot, moglie del milionario Ross Perot, un tempo candidato alla Casa Bianca. Adesso di colpo è diventato l’epicentro del terremoto Ebola negli Usa.
Le precisazioni dei CDC. E intanto i CDC, che hanno inviato presso l’ospedale di Dallas squadre speciali per ‘promuovere un ambiente sicuro sia per i malati che per gli operatori sanitari’ - spiega Thomas Frieden, direttore dei CDC, anche lui al centro delle polemiche - ribadiscono, attraverso interviste e infografiche, che il virus non si trasmette per via aerea, né attraverso contatti casuali, l’acqua, né consumando cibo prodotto o venduto legalmente negli USA.Viene ribadito inoltre che il virus si trasmette solo da individui con la malattia, ossia in fase sintomatica e che il periodo di incubazione massimo dopo l’esposizione è di 21 giorni.

E dopo gli aerei, arriva la nave da crociera. Come se non bastasse il polverone sollevato dalla notizia che Amber Joy Vinson, la seconda infermiera contagiata dall’Ebola presso l’ospedale di Dallas, era a bordo di un aereo proveniente da Cleveland, quando la malattia era già sintomatica, cioè quando febbre era già comparsa (la donna, che fa parte del personale venuto a contatto con Duncan e dunque sotto stretto controllo per il periodo finestra dell’incubazione, avrebbe contattato i CDC prima di partire, chiedendo se avrebbe potuto prendere l’aereo anche con la temperatura un po’ alterata; le sarebbe stato risposto che la ‘soglia’ d’allarme era al di sopra dei 38°, per cui nel suo caso non andavano prese misure restrittive), è di oggi la notizia che un’altra persona di quelle venute a contatto con campioni biologici del paziente ‘zero’, avrebbe lasciatogli Usa a bordo di una nave da crociera. L’impiegata e il suo compagno di viaggio sono stati invitati a rimanere confinati in cabina, pur in assenza di sintomi della malattia. Al momento della ‘scoperta’, la nave era nelle acque territoriali del Belize – rivela il New York Times – e le autorità del Paese si sarebbero rifiutate di supportare gli Stati Uniti nella loro richiesta di evacuare i passeggeri della nave attraverso un aeroporto.

Il virus Ebola può essere trasmesso dagli animali domestici? Dopo tutte le polemiche sulla soppressione del cane di Teresa Romero Ramos,l’infermiera di Madrid, desta ancor più perplessità la decisione di non sottoporre ad eutanasia, ma di mettere in quarantena Bentley, il Cavalier King Charles Spanieldi Nina Pham, la prima infermiera contagiata a Dallas. L’animale è stato trasportato in una località segreta, dopo l’appello della famiglia della Pham di non sopprimerlo.Il vero problema è che si sa molto del virus Ebola e dei suoi reservoirtra gli animali selvatici, mentre nulla è noto dei rapporti tra questo virus e gli animali domestici. Dunque, prendere precauzioni è sacrosanto. C’è solo uno studio – afferma il dottor Scott Weese, professore di medicina veterinaria presso l’Università di Guelph in Ontario, in un’intervista rilasciata a WebMD – relativo ai cani in una comunità del Gabon, nazione colpita dall’Ebola tra il 2001 e il 2002; i ricercatori hanno trovato che circa il 30% dei cani presentava anticorpi anti-Ebola; ma si trattava di animali che vivevano immersi in un ambiente con tanti casi di malattia e dunque grande rischio di esposizione al contagio”. Secondo i CDC gli animali potrebbero contrarre il virus attraverso l’esposizione a sangue o feci infetti. Aver trovato gli anticorpi contro il virus nei cani non mette al riparo dalla possibilità che il virus non continui a replicarsi nell’animale, né tanto meno che questo possa essere rilasciato nell’ambiente attraverso le feci, urine o sangue del cane. Ancora meno si sa dei rapporti tra l’Ebola e i gatti.

Ma decidere di non ricorrere alla soluzione radicale e brutale delle autorità sanitarie spagnole che hanno soppresso il cane dell’infermiera Romero Ramos, pone dei problemi. Che sono quelli di disegnare dei protocolli specifici per la quarantena degli animali. E come hanno purtroppo dimostrato i casi delle due infermiere contagiate al Presbytherian Hospitaldi Dallas, non è facile rispettare i protocolli. Neppure in ospedale. Per quanto accuratamente disegnati.

Maria Rita Montebelli

17 ottobre 2014
© Riproduzione riservata

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