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Bilanci trimestrali, Big Pharma vede rosa


I grandi colossi del mercato farmaceutico mondiale presentano i conti del primo trimestre 2010. E i risultati positivi spingono verso l’alto le loro quotazioni nelle borse mondiali

05 MAG - I dati contabili della Bristol-Myers Squibb, ad esempio, relativi al primo trimestre dell’anno, fanno segnare una crescita dell'utile netto del 16,5% (743 milioni di dollari ca.); stesso segno positivo anche per le vendite (+11,2% a quota 4,8 miliardi di dollari)
Il segno “più” compare anche nei conti della Bayer che ha chiuso il trimestre con un utile netto di 693 milioni di euro (cioè il 63,1% rispetto al primo trimestre 2009). Immediati i riflessi sugli utili azionari: +31,9% con 1,20 euro di utile per azione. E ancora grafici in salita per le vendite al di sopra degli 8,3 miliardi (+5,3%). Anche i settori aziendali più colpiti dalla crisi finanziaria degli ultimi due anni fanno registrare segnali di una salute in netta ripresa: la divisione MaterialScience, ad esempio, ha registrato un fatturato di 2,216 miliardi con un +35,5% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Su queste basi la Bayer punta decisamente in alto e prevede di superare nel 2010 il 5% di crescita del fatturato indicato nei dati di bilancio 2009.
Novità brillanti anche per Sanofi: il primo trimestre 2010  è caratterizzato da un utile netto consolidato con un +8,6% (1.714 miliardi di euro) rispetto al primo trimestre 2009. Nella nota che segnala questi indicatori positivi anche il dato del fatturato, salito a 7.385 miliardi (+3,9%). Sul piano azionario va quindi sottolineato l’aumento dell’utile netto per azione consolidato che sale dell’8,3% (1,31 euro)
Non cambia la musica per i colossi d’Oltreoceano: recentissime le presentazioni dei risultati trimestrali della Pfizer e della Merck che, anche grazie alle rispettive acquisizioni della Wyeth e della Schering-Plough, puntano a risparmi di tutto rilievo per gli anni a venire. Nei primi tre mesi dell’anno la Pfizer ha messo in cassa guadagni per 2,03 miliardi di dollari, cifra più bassa rispetto ai 2,73 miliardi  di dollari del corrispettivo periodo dello scorso anno. La borsa comunque l’ha ugualmente premiata spingendo a 60 centesimi di dollaro l’utile per azione contro una previsione di 53 centesimi. La Merck, dal canto suo,  può contare – sempre nel primo trimestre del 2010 – su 299 miliardi di dollari di profitti. Anche qui si tratta di un risultato inferiore a quello dello scorso anno, ma alla fine dei conti, gli utili per azione netti sono stati di 83 centesimi, mentre gli analisti ne avevano previsti soltanto 75.
Va sottolineato a questo riguardo che sembrano per il momento rispettate le previsioni di Ims Health secondo la quale il mercato farmaceutico globale potrebbe contare, da qui al 2014, su una crescita annua oscillante tra il 5 e l’8%. E la crescita per il 2010 potrebbe raggiungere punte del 6% (con un minimo del 4%) nell’anno in corso.
 

05 maggio 2010
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