Quotidiano on line
di informazione sanitaria
Venerdì 17 MAGGIO 2024
Scienza e Farmaci
segui quotidianosanita.it

Cancro alla cervice: rischio aumentato nelle donne con cellule ghiandolari atipiche

di Anne Harding

Se il Pap-test evidenzia cellule ghiandolari atipiche, meglio effettuare esami istologici più approfonditi. Il rischio è quello di sviluppare un adenocarcinoma. È quanto emerge da uno studio del Karolinska Institutet di Stoccolma e pubblicato sul British Medical Journal

08 MAR - (Reuters Health) – Le donne in cui il pap-test evidenzi la presenza di cellule ghiandolari atipiche (ACG) sarebbero esposte a un maggiore rischio di sviluppare un tumore della cervice uterina rispetto a donne con cellule normali. Inoltre, nelle donne con ACG sarebbe meno consigliato il ricorso a esami istologici più approfonditi, entro sei mesi dalla diagnosi, rispetto alle donne che hanno lesioni intraepiteliali di alto grado. È quanto dimostra uno studio coordinato da Jiangrong Wang del Karolinska Institutet di Stoccolma e pubblicato sul British Medical Journal.
 
“Nelle donne con cellule ghiandolari atipiche sarebbero necessari esami più approfonditi. – ha dichiarato Pär Sparen, un altro autore dello studio – Per questo che raccomandiamo di consigliare una colposcopia e una biopsia, seguite da un secondo esame bioptico a distanza di un anno, nelle donne con ACG”. Le cellule ghiandolari atipiche sono presenti solo nell’1% dei risultati del pap-test, “ma riflettono, potenzialmente, un ampio spettro di patologie”, hanno sottolineato i ricercatori svedesi.
 
Lo studio
Per capire meglio il rischio di cancro alla cervice associato alle cellule ghiandolari atipiche, i ricercatori hanno utilizzato dati raccolti dai registri nazionali su più di tre milioni di donne svedesi tra il 1980 e il 2011. Le donne erano andate incontro a test citologici, il Pap-test, nell’intervallo di età compreso tra 23 e 59 anni e sono state seguite per una media di 15 anni e mezzo. Al primo screening, quasi 2,9 milioni di donne hanno avuto risultati normali. Tra quelle con risultati anomali, 14.625 avevano cellule ghiandolari atipiche, 65.633 avevano lesioni intraepiteliali di alto grado e 244.168 avevano lesioni intraepiteliali di basso grado. La prevalenza del cancro al collo dell’utero, definita come le diagnosi di tumore a sei mesi da un Pap-test positivo, è stata di 1,4% nelle donne con cellule atipiche, di 2,5% nelle donne con lesioni intraepiteliali di alto grado e di 0,2% nelle donne con lesioni di basso grado.
 
I risultati
Quasi tre quarti dei casi di tumore tra le donne con cellule ghiandolari atipiche erano adenocarcinomi e la prevalenza dei casi di cancro tra queste era più alta nella fascia di età 30-39 anni. Più dell’85% dei tumori nelle donne con lesioni intraepiteliali di alto grado, invece, era di tipo ‘a cellule squamose’ e la prevalenza era maggiore nelle donne tra 50 e 59 anni di età. L’incidenza totale di qualsiasi forma tumorale a carico della cervice uterina, a 15 anni e mezzo di follow-up, è stata di 2,6% nelle donne con cellule atipiche, di 3,3% nelle donne con lesioni intraepiteliali di alto grado e di 0,7% nelle donne con lesioni intraepiteliali di basso grado. Presi singolarmente, invece, i diversi tipi di tumori hanno dato incidenze diverse a seconda delle anomalie a livello cellulare. L’incidenza dell’adenocarcinoma è stata di 1,9% nelle donne con cellule atipiche, più alta che nelle donne con lesioni intraepiteliali sia di alto che di basso grado. Mentre l’incidenza del cancro a cellule squamose tra le donne con ACG è stata più bassa rispetto a quella registrata nelle donne con lesioni intraepiteliali di alto grado e simile a quella riscontrata nelle donne con lesioni di basso grado. Tra le donne con cellule ghiandolari atipiche, il 53,8% è andato incontro a esame istologico entro 6 mesi, contro l’85,9% delle istologie tra le donne con lesioni intraepiteliali di alto grado e il 43,2% con lesioni di basso grado.
 
I commenti
Normalmente, le donne con cellule ghiandolari atipiche vengono tenute sotto controllo dagli specialisti. Ma dal momento che queste anomalie cellulari sono rare, studi precedenti, fatti su un basso numero di donne, non sono stati in grado di determinare se queste lesioni possano essere associate con un aumentato rischio di tumore alla cervice. “Noi abbiamo evidenziato questa possibilità – ha dichiarato Wang – il che può aiutare i medici a capire il profilo di rischio associato a queste atipicità cellulari”. Le cellule ghiandolari sono difficili da trovare, dal momento che sono collocate nella parte più alta del canale cervicale. “Normalmente devi andare in profondità per trovarle – ha spiegato Sparen –. Molti medici, però, non vogliono farlo, specialmente nelle donne in età fertile. Le anomalie associate alle cellule ghiandolari sono più difficile da trattare e probabilmente queste donne avrebbero bisogno di cure particolari da parte di specialisti che hanno esperienza con le lesioni ghiandolari”. “Nel 2017 – ha fatto notare Sparen – la Svezia userà il test dell’HPV come screening primario contro il cancro della cervice uterina, il che potrebbe aiutare nel valutare meglio il rischio nelle donne con cellule ghiandolari atipiche”.
 
Fonte: British Medical Journal
 
Anne Harding
(Versione italiana Quotidiano Sanità/Popular Science)

08 marzo 2016
© Riproduzione riservata

Altri articoli in Scienza e Farmaci

ISCRIVITI ALLA NOSTRA NEWS LETTER
Ogni giorno sulla tua mail tutte le notizie di Quotidiano Sanità.

gli speciali
Quotidianosanità.it
Quotidiano online
d'informazione sanitaria.
QS Edizioni srl
P.I. 12298601001

Sede legale:
Via Giacomo Peroni, 400
00131 - Roma

Sede operativa:
Via della Stelletta, 23
00186 - Roma
Direttore responsabile
Luciano Fassari

Direttore editoriale
Francesco Maria Avitto

Tel. (+39) 06.89.27.28.41

info@qsedizioni.it

redazione@qsedizioni.it

Coordinamento Pubblicità
commerciale@qsedizioni.it
    Joint Venture
  • SICS srl
  • Edizioni
    Health Communication
    srl
Copyright 2013 © QS Edizioni srl. Tutti i diritti sono riservati
- P.I. 12298601001
- iscrizione al ROC n. 23387
- iscrizione Tribunale di Roma n. 115/3013 del 22/05/2013

Riproduzione riservata.
Policy privacy