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Tumore del seno. Digiuno notturno di 13 ore riduce rischio di recidive

di Andrew M. Seaman

Far passare più di 13 ore tra un pasto e l'altro diminuirebbe il rischio di incorrere in recidive del tumore del seno. È quanto emerge da uno studio condotto negli Usa e pubblicata da JAMA Oncology.

02 APR - (Reuters Health) - Per la recidiva del tumore, non sarebbe importante solo ciò che si mangia, ma anche quanto spesso. Secondo uno studio pubblicato su JAMA Oncology, in un gruppo di donne che hanno digiunato meno di 13 ore durante la notte , si è verificata una maggiore frequenza recidiva del tumore del seno. Mentre un intervallo più lungo tra l’ultimo e il primo pasto della giornata sarebbe benefico. “Precedenti ricerche su modelli animali avevano dimostrato che un digiuno prolungato durante le ore notturne aveva effetti positivi sulla carcinogenesi e sui processi metabolici associati con il rischio e la prognosi di tumore al seno. Ma nessuno studio è stato fatto in proposito sull’uomo”, hanno spiegato Ruth Patterson e colleghi, dell’Università della California San Diego Moores Cancer Center a La Jolla, autori dello studio. Tuttavia, avvertono “c’è bisogno di ulteriori studi prima di consigliare alle donne di digiunare per prevenire le recidive”.
 
Lo studio
Per vedere se la durata del digiuno notturno influenzava le recidive del tumore al seno o la mortalità, i ricercatori hanno preso in considerazione 2413 donne che avevano preso parte allo studio Women’s Health Eating and Living. Nessuna delle donne aveva diabete, ma erano state tutte diagnosticate con tumore del seno tra i 24 e i 70 anni. Per quasi sette anni di follow-up, 390 delle donne considerate avevano sviluppato una recidiva del cancro al seno. In totale, 818 donne avevano riportato di aver digiunato per almeno 13 ore durante la notte. Le altre 1595, invece, avevano mangiato più spesso durante la notte e in questo gruppo, la probabilità di andare incontro a recidiva è stata del 36% più alta rispetto alle donne che digiunavano più ore.

Lo studio ha anche evidenziato che tra le donne che digiunavano per periodi più brevi, la mortalità era maggiore, anche se questo dato potrebbe essere stato determinato da altre cause rispetto al tumore. Lo studio, comunque, non spiega il meccanismo tra digiuno e riduzione delle recidive, ma i ricercatori hanno visto che per ogni due ore in più di digiuno, i livelli di glucosio nel sangue scendevano e le loro ore di sonno aumentavano. “Forse il sonno e i livelli di insulina potrebbero far abbassare il rischio delle recidive”, ha dichiarato Patterson. Secondo Jeffrey Peppercorn, un esperto di cancro al seno del Massachusetts General Hospital di Boston, c’è un grande interesse intorno alle abitudini che le persone possono cambiare per avere un impatto positivo sul rischio di cancro. “Tuttavia – ha spiegato Peppercorn, che non era coinvolto nello studio – non penso che questa ricerca da sola basti a cambiare quello che oggi consigliamo alle donne”.

Fonte: JAMA Oncol 2016

Andrew M. Seaman

(Versione italiana Quotidiano Sanità/Popular Science)

02 aprile 2016
© Riproduzione riservata

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