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Tabagismo. Il monito di Anp agli oncologi: “Giù le mani dalle accise per curare il cancro. Si investa in prevenzione dal fumo”


In una lettera aperta il presidente dell'Agenzia nazionale per la prevenzione critica così la proposta lanciata a più riprese dall'Aiom per la costituzione di un fondo nazionale per la cura dei tumori, con l'incremento di un centesimo sul costo dei prodotti del tabacco. "Una delle strategie fondamentali per il controllo del tabacco è quella di incrementare in misura consistente il prezzo delle sigarette. L'incremento di pochi centesimi non destabilizza il parco fumatori".

06 GIU - "Cari colleghi oncologi dell'Aiom, a più riprese leggiamo sui media del vostro accorato e reiterato appello per la costituzione di un fondo nazionale per la cura dei tumori, con l'incremento di un centesimo sul costo dei prodotti del tabacco. Al Ministro della salute Lorenzin dico solo di attenersi ad una delle misure fondamentali nelle strategie di controllo del Tabacco a livello mondiale, quella di incrementare in misura consistente il prezzo di sigarette e trinciati". Questo l'incipit della lettera che, il presidente dell'Agenzia nazionale per la prevenzione, Giacomo Mangiarancina, ha inviato agli oncologi dell'Aiom contestando la loro proposta.
 
"L'incremento di pochi centesimi, di tanto in tanto, è proprio ciò che tutti i governi italiani hanno fatto da sempre, per non destabilizzare il "parco fumatori" d'Italia e incamerare 13 miliardi di euro ogni anno, spendendone poi 8 per i danni all’economia, all’individuo e alla società causati dalla piaga del tabacco. Si prenda esempio invece dalla Nuova Zelanda, che applicando il programma mondiale Tobacco Endgame, proprio in questi giorni ha portato il prezzo delle sigarette a 18 euro a pacchetto", spiega Mangiarancina.
 
"E c'è pure una Ten-point strategy dell'Oms, dove al punto quarto si raccomandava governi, già nel 1997, di elevare il costo del tabacco e accantonare una quota-parte dei maggiori introiti erariali alla realizzazione di un fondo nazionale, ma non a disposizione di oncologi, cardiologi o pneumologi (le malattie respiratorie sono in vertiginoso aumento a causa del fumo), ma per la prevenzione del tabagismo, che in Italia viene fatta scarsamente e male, al punto che i giovani fumatori sono in aumento (dati 2016). Riducendo l’incidenza e la prevalenza di tabagismo si avranno meno tumori, meno malattie cardiovascolari e meno malattie respiratorie", prosegue la lettera.
 
"Cari colleghi, è proprio il Fumo (con la F maiuscola) che vi porta tanto, ma proprio tanto, lavoro, e voi chiedete al Ministro e al Governo di mantenere inalterato il parco-fumatori italiano? Create piuttosto alleanze virtuose perché questo olocausto dorato cessi o si riduca. E’ importante credere e capire che il tabagismo può essere eradicato. Per questo motivo, 25 società scientifiche di area epidemiologica hanno creato in Italia il Manifesto Tobacco Endgame (www.tobaccoendgame.it) al quale vi invitiamo ad aderire se ritenete opportuna una solida alleanza per la Prevenzione", conclude Mangiarancina.

06 giugno 2016
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