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Gravidanza. Dopo chirurgia alla cervice, maggiori possibilità di nascite pretermine


La gravidanza può essere messa a serio rischio dopo un trattamento chirurgico delle lesioni cervicali displastiche. Lo evidenzia uno studio statunitense, che dimostra come aumenti, fino a triplicarsi, il rischio di parto prematuro e di neonati con basso peso corporeo.

30 GEN - (Reuters Health) – Le donne che sono state sottoposte a un intervento chirurgico a causa di una displasia della cervice uterina hanno maggiori probabilità di partorire bambini prematuri o con basso peso alla nascita rispetto alle donne che non hanno subito questo tipo di intervento. L’evidenza emerge da uno studio del Kaiser Permanent Center for Health Disease di Portland, in Oregon. “
 
Le donne che hanno subìto un intervento chirurgico per asportare le lesioni pre-cancerose dovrebbero attendere un po’ di tempo prima di rimanere incinte, dal momento che è stato rilevato un aumento del rischio di parto pretermine nelle donne che sono diventate mamme entro un anno dall’operazione”, dice Allison Naleway, coautrice del lavoro pubblicato da PlosOne.
 
Lo studio
Nello studio i ricercatori hanno esaminato i dati degli esiti di gravidanza in 4.307 donne che non avevano avuto procedure chirurgiche cervicali e li hanno confrontati con un campione di 322 donne sottoposte a intervento per rimuovere le lesioni pre-cancerose, e un altro campione di 847 donne sottoposta a biopsia cervicale per indagare eventuali anomalie displastiche. Le donne sottoposte a interventi chirurgici per asportare almeno un centimetro di tessuto displastico hanno avuto più del doppio delle probabilità di dare alla luce neonati pretermine o neonati sottopeso rispetto a quelle che non sono mai state sottoposte ad alcuna procedura cervicale.
 
Non solo; le donne che hanno partorito entro un anno dall’intervento chirurgico hanno mostrato un rischio triplicato di avere complicanze. All’interno del gruppo di donne sottoposte a intervento chirurgico cervicale si concentrava il maggior numero di fumatrici, sovrappeso o obese e puerpere. Sono state esaminate anche le tipologie di intervento. Circa il 5% delle pazienti che ha avuto procedure di ablazione ha dato alla luce neonati prematuri, rispetto al 10% di quelle alle quali era stato asportato meno di 1,6 centimetri di tessuto. Se il tessuto asportato superava questo valore il 28% delle donne aveva una gravidanza pretermine. Solo il 7% delle donne che non avevano subito procedure cervicali aveva dato alla luce neonati prematuri, così come l’8% delle donne che erano state sottoposte solamente biopsie. Le donne che hanno subito l’escissione di meno di 1 centimetro di tessuto hanno avuto probabilità 2,2 volte maggiori di avere bimbi sottopeso alla nascita.
 
Fonte: PLoSone 2017
 
Reuters Staff
 
(Versione italiana Quotidiano Sanità/Popular Science)

30 gennaio 2017
© Riproduzione riservata

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