Perdere denti fa male al cuore
di 
Megan Brooks
La salute orale sembra essere legata strettamente a quella del cuore. È quanto emerge da uno studio USA che ha analizzato i dati relativi a persone di età compresa tra i 45 e i 69. Perdere più di un dente aumenta del 23% il rischio di andare incontro a una malattia cardiovascolare.
29 MAR -
(Reuters Health) – Perdere due o più denti naturali tra i 45 e i 69 anni di età sarebbe associato a un aumento del rischio di sviluppare malattia coronarica. È la conclusione alla quale è giunto uno studio coordinato da
Lu Qi, della Tulane University di New Orleans.
Lo studio
. Qi e colleghi hanno valutato l’associazione tra perdita dei denti e successivo rischio di malattia coronarica di nuova insorgenza tra le donne che avevano preso parte al Nurses’ Health Study e tra gli uomini dell’Health Professionals Follow-Up Study. I partecipanti avevano un’età compresa tra 45 e 69 anni e non avevano malattie cardiache; dovevano riferire se avevano perso denti di recente, mentre i dati sui denti naturali erano stati raccolti all’inizio dei due studi.
Dai risultati è emerso che tra gli adulti con 25-32 denti naturali all’inizio dello studio, quelli che avevano perso due o più denti durante il follow-up avevano un rischio aumentato del 23% di andare incontro a malattia coronarica rispetto a coloro che non avevano perso alcun dente, dopo aver aggiustato i dati per fattori di rischio quali dieta, attività fisica, peso corporeo e ipertensione. La perdita di un solo dente, invece, non sarebbe stata associata a un aumento del rischio di malattia coronarica.
Indipendentemente dal numero di denti naturali all’inizio dello studio, poi, il rischio di malattia coronarica sarebbe aumentato del 16% tra coloro che avevano perso due o più denti nel periodo in studio, rispetto sempre a coloro che non avevano perso alcun dente. Infine, gli adulti con meno di 17 denti naturali all’inizio dello studio avevano il 25% in più di probabilità di sviluppare malattia coronarica rispetto a coloro che avevano da 25 a 32 denti.
“L’aumento del rischio di malattia coronarica è a prescindere dal numero di denti naturali che un adulto di mezza età ha, o se ha fattori di rischio tradizionali per le malattie cardiovascolari, come l’ipertensione”, ha concluso Qi.
Fonte: Epidemiology and Prevention, Lifestyle and Cardiometabolic – American Heart Association
Megan Brooks
(Versione italiana Quotidiano Sanità/Nutri&Previeni)
29 marzo 2018
© Riproduzione riservata
Altri articoli in Scienza e Farmaci
Quotidianosanità.it
Quotidiano online
d'informazione sanitaria.
QS Edizioni srl
P.I. 12298601001
Sede legale e operativa:
Via Giacomo Peroni, 400
00131 - Roma
Direttore responsabile
Luciano Fassari
Direttore editoriale
Francesco Maria Avitto
Joint Venture
- SICS srl
- Edizioni
Health Communication srl
Copyright 2013 © QS Edizioni srl. Tutti i diritti sono riservati
- P.I. 12298601001
- iscrizione al ROC n. 23387
- iscrizione Tribunale di Roma n. 115/3013 del 22/05/2013
Riproduzione riservata.
Policy privacy