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Coronavirus. Aifa dà il via libera a somministrazione domiciliare dei farmaci per terapia enzimatica sostitutiva


Con una determina l’Agenzia del farmaco ha autorizzato limitatamente al periodo di emergenza la possibilità di fare le infusioni dei medicinali che servono per alcune malattie genetiche direttamente al domicilio dei pazienti. LA DETERMINA

30 MAR - “Nel rispetto delle condizioni cautelative previste dalla scheda tecnica e a fronte dell'acquisizione del consenso informato del paziente o del suo tutore legale, i medicinali per terapia enzimatica sostitutiva - ERT di cui alle determinazioni richiamate in premessa, ove non siano già state attivate sul territorio modalità di erogazione della terapia in regime domiciliare, sono somministrati presso il domicilio del paziente”. È quanto si legge in una determina dell’Aifa che avrà durata per il solo periodo dell’emergenza da Covid 19.
 
Ecco le condizioni per la somministrazione domiciliare:
- I pazienti possono essere trattati a domicilio solo dopo aver ricevuto la ERT in ospedale per un periodo di almeno 6-12 mesi senza avere mai manifestato reazioni avverse al farmaco (lAR).
 
- Se il paziente ha una malattia respiratoria cronica importante (esempio: %FVC = 40% o meno), deve essere valutato su base individuale: solo se si dimostra che la malattia respiratoria è stabile e il paziente è in buone condizioni cliniche generali, la terapia domiciliare può essere autorizzata.
 
- Il paziente deve avere facili accessi venosi o un port-a-cath impiantato e funzionante.
 
- Il team dell'infusione domiciliare deve incontrare il paziente e il medico in ospedale prima del trasferimento a domicilio e avere una cartella del paziente con la prescrizione individualizzata del trattamento da mettere in atto se presentasse IAR.
 
- Il medico di famiglia deve essere al corrente del fatto che il paziente riceve la ERT al domicilio. Il paziente alla visita successiva al centro deve portare tutta la documentazione che riguarda le infusioni domiciliari.
 
- Il team domiciliare deve informare subito il medico specialista che ha ln cura il paziente se vi sono problemi di accesso venoso o se il paziente ha presentato una IAR.
 
- Il team infusionale domiciliare è costituito da un medico reperibile telefonicamente esperto della malattia e da uno o due infermieri addestrati che abbiano fatto un corso ad hoc e che conoscano la patologia, il farmaco, le possibili reazioni, e i trattamenti correlati.
 
- Il medico responsabile dell'infusione domiciliare deve essere sempre reperibile telefonicamente dal team infusionale.

30 marzo 2020
© Riproduzione riservata

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