Logistica e Sanità. “Ogni anno si perdono 2 mld tra farmaci scaduti e acquisti sbagliati”. Al via Cabina di regia Fiaso, Sifo e Assoram per migliorare gestione
Al via l’indagine per razionalizzare la logistica sanitaria realizzata anche con il contributo della Scuola S. Anna di Pisa. Istituita una “cabina di regia” che avrà il compito di rilevare le varie esperienze di logistica maturate sul territorio, per elaborare poi un modello riproducibile di gestione dei magazzini e di distribuzione, mirato al raggiungimento dei tre obiettivi di “Efficacia, Sicurezza ed Efficienza”.
20 OTT - Dal fornitore al paziente semplificando e razionalizzando i processi interni di distribuzione ad Asl e Ospedali che ogni anno fanno perdere circa 2 miliardi di euro tra farmaci scaduti da mandare al macero e apparecchiature mediche o diagnostiche, acquistate magari senza tener conto di processi di riaccorpamento o di chiusura dei reparti (Elaborazione su dati dell’Economia di ReThink, società di logistica). Una spending review indolore, che FIASO propone insieme ai farmacisti ospedalieri della SIFO e ad ASSORAM, l’Associazione degli operatori commerciali e logistici, decisi a fare squadra per mettere ordine al variegato sistema di approvvigionamento e distribuzione di farmaci, apparecchiature bio-medicali e presidi sanitari vari.
Con l’accordo appena sottoscritto FIASO, SIFO e ASSORAM, con il contributo della Scuola Superiore di Sant’Anna, istituiranno una “cabina di regia” che avrà il compito di rilevare le varie esperienze di logistica maturate sul territorio, per elaborare poi un modello riproducibile di gestione dei magazzini e di distribuzione, mirato al raggiungimento dei tre obiettivi di “Efficacia, Sicurezza ed Efficienza”.
Lo studio, preliminare alla predisposizione di una proposta di efficientamento del sistema, prevede, anche attraverso una serie di survey, una ricognizione sia dei modelli di logistica farmaceutica esistenti che di quelli in fase di progettazione, oltre che la rilevazione degli indirizzi regionali ai quali Aziende sanitarie ed Ospedaliere sono chiamate ad uniformarsi. Il tutto allo scopo di analizzarne punti di forza e di debolezza, anche riguardo la sicurezza e il contrasto al fenomeno dei furti, oltre che alla tracciabilità di farmaci e dispositivi medici.
“Quel che è certo – rilevano i promotori dello studio – è l’emergere nel panorama nazionale di modelli gestionali di logistica molto differenziati, collocabili in tre gruppi”.
Il primo è quello tradizionale di gestione tutta interna, ancora oggi il più diffuso che prevede la presenza di una farmacia e un magazzino all’interno dei singoli ospedali, con la stessa farmacia ospedaliera impegnata a tenere i contatti con i singoli fornitori e a rifornire i reparti.
Il secondo modello prevede la gestione centralizzata in un unico magazzino, nel quale una parte dell’attività può essere esternalizzata e un’altra gestita direttamente dalla struttura pubblica, che avrà poi la responsabilità di gestire e distribuire farmaci e dispositivi verso i diversi presidi ospedalieri.
Terzo modello è quello dell’outsourcing. La gestione e movimentazione di farmaci e presidi è affidata ad un operatore logistico esterno all’Azienda, mentre i rapporti con i fornitori restano a carico della centrale di committenza/acquisto o dei singoli ospedali. Modelli che saranno ora passati al setaccio dallo studio che dovrebbe concludersi in sei mesi dalla data di attivazione.
20 ottobre 2016
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