Whistleblowing. Transparency International Italia: “In Sanità il più alto numero di segnalazioni di corruzione”. Il Rapporto 2019
Il maggior numero di segnalazioni proviene dal Lazio. Mentre le regioni che hanno registrato un aumento delle segnalazioni sono Puglia, Trentino Alto Adige, Emilia Romagna, Liguria e Marche. Più di metà delle segnalazioni ricevute riguarda due categorie di illiceità: la prima comprende episodi di nepotismo, clientelismo e favoritismi; la seconda riguarda invece frodi o altre violazioni contabili. IL RAPPORTO
30 GIU - Nel 2019 il team Allerta anticorruzione (ALAC) di Transparency International Italia ha ricevuto 88 segnalazioni. Il maggior numero di segnalazioni proviene dal Lazio. Mentre le regioni che hanno registrato un aumento delle segnalazioni sono Puglia, Trentino Alto Adige, Emilia Romagna, Liguria e Marche. Guardando invece al dato provinciale, il maggior numero di segnalazioni è arrivato dalla Città Metropolitana di Roma, seguita da Milano, Napoli e Foggia. È quanto riporta il Rapporto Whistleblowing 2019 di Transparency International Italia dedicato ai whistleblower, cioè di chi segnala illeciti o irregolarità sul posto di lavoro,
“Purtroppo – spiega il Direttore di Transparency International Italia,
Davide Del Monte - chi segnala irregolarità è nella pratica ancora troppo poco tutelato, sia per delle evidenti carenze nell’attuazione delle normative, sia per la cultura del nostro paese che ancora identifica il whistleblowing con la delazione, piuttosto che con un atto di coraggio a difesa della collettività. Per questo non ci fermeremo, ma al contrario stiamo progettando nuove attività di comunicazione e di supporto ai segnalanti che speriamo possano aiutare l’Italia a colmare il gap ancora esistente con i Paesi più virtuosi”.
Ci sono due settori nei quali il numero di segnalazioni è costante fin dall’apertura di ALAC: le amministrazioni locali e la sanità.
“Da anni – si legge nel report - ci impegniamo in progetti per la trasparenza e l’anticorruzione in questo settore ed è quindi particolarmente spiacevole riscontrare come continui a risultare fortemente problematico. Nell’ultimo anno un settore che è stato particolarmente og - getto di segnalazioni rispetto ai periodi precedenti è quello turistico”.
Nel rapporto si evidenzia come, analogamente agli anni scorsi, più di metà delle segnalazioni ricevute riguarda due categorie di illiceità: la prima comprende episodi di nepotismo, clientelismo e favoritismi; la seconda riguarda invece frodi o altre violazioni contabili. Queste ultime riguardano sia l’ambito pubblico che quello privato, evidenziano diverse fattispecie criminali e mettono a repentaglio l’economia del Paese. Le condotte di nepotismo e clientelismo sono invece una testimonianza di come certe situazioni, nel settore pubblico, siano ancora lasciate all’ampia discrezionalità di pochi.
30 giugno 2020
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