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Benchmarking per valutare le performance degli Istituti Zooprofilattici


Gli Istituti Zooprofilattici Umbria-Marche e Lazio-Toscana hanno svolto un lavoro in collaborazione con la Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, per costruire insieme un sistema di benchmarking al fine di individuare e valorizzare le best practice, attivare processi di miglioramento della qualità dei servizi e garantire la trasparenza agli utenti sui risultati conseguiti. Si tratta del primo esperimento a livello nazionale che coinvolge due Istituti Zooprofilattici Sperimentali.

12 LUG - Gli Istituti Zooprofilattici Sperimentali operano nell’ambito del Servizio Sanitario Nazionale assicurando una rete di servizi al fine di tutelare la sanità ed il benessere animale, verificare la salubrità degli alimenti e dell’ambiente, e salvaguardare la salute dell’uomo. La valutazione delle loro performance si è basata sull’individuazione di alcuni indicatori volti a misurare l’appropriatezza e la qualità dei servizi erogati. L’intento è quello di fornire un valido strumento di governance per le direzioni degli stessi istituti Zooprofilattici.
I set utilizzati per le valutazioni tengono in considerazione, tra le varie cose, il clima interno, il feedback dell’utente e del territorio, la capacità di gestione finanziaria dell’Istituto, l’attività di formazione e la prospettiva della salute della popolazione animale. I risultati sono stati poi rappresentati graficamente attraverso il classico modello a ‘bersaglio’ del Sant’Anna, in modo da mettere immediatamente in rilievo i punti di forza e debolezza delle performance. Questo strumento di governance, rendendo trasparenti e più verificabili le azioni degli Istituti, permette una più funzionale ripartizione delle risorse, in ottemperanza con quanto esplicitato dalla delibera 88/2010 del Civit “Linee Guida per la Definizione degli Standard di Qualità” e con il progetto SiVeAS (Sistema nazionale di verifica e controllo sull’assistenza sanitaria del ministero della Salute).
 
Il direttore generale dello Zooprofilattico del Lazio e della Toscana, Nazareno Renzo Brizioli, ha espresso tutta la sua soddisfazione dichiarando: "Mi auguro che il progetto ‘Valutazione e valorizzazione delle Performance degli Istituti Zooprofilattici’, accomuni in breve tempo gli altri Istituti e sia modello per i servizi regionali e per le Aziende Sanitarie Locali, come in parte è già iniziato nella Regione Toscana. Se questo si potesse realizzare – ha proseguito - potremo guardare con fiducia ai compiti che ci attendono. Il lavoro intrapreso e presentato a Todi è il punto di partenza di questo importante percorso in sintonia con quanto fortemente propugnato dal Ministero della Salute e in linea con gli indirizzi della Commissione per la Valutazione, la trasparenza e l’integrità delle Amministrazioni Pubbliche. Il MeS, Management e Sanità della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, è stato la guida scientifica, approvata e riconosciuta a livello centrale e locale."

Dello stesso parere anche il direttore Generale dello Zooprofilattico dell’Umbria e Marche, Silvano Severini, che ha sottolineato in particolare l’importanza del poter confrontare e soprattutto giudicare il lavoro svolto. "Lo strumento è una fotografia dell’istituto che mette in evidenza i nostri punti di forza e di criticità e ci porta nella direzione di un monitoraggio del trend negli anni, questo significa essere impegnati in un percorso continuo di miglioramento. Il risultato del nostro progetto è quello di aver realizzato un prototipo di sistema di valutazione delle performance. Credo molto in questo strumento che può costituire un valore aggiunto "di gestione" ulteriore se utilizzato nella rete degli istituti", ha concluso Severini.
 
G.R.

12 luglio 2010
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