Farina Coscioni (Radicali): “Uno spiraglio per la libertà di ricerca”
12 DIC - “L’iniziativa del Tribunale di Firenze, che ha rinviato la legge 40 alla Consulta, sollevando questione di costituzionalità in merito al divieto di utilizzo ai fini della ricerca degli embrioni sovrannumerari malati o abbandonati e alla irrevocabilità del consenso della donna ai trattamenti di procreazione assistita dopo la fecondazione dell'ovocita va sostenuta e salutata con soddisfazione”. Ad affermarlo Maria Antonietta Farina Coscioni, segretario XII Commissione Affari Sociali e presidente onorario dell’associazione Luca Coscioni.
Secondo Farina Coscioni, infatti, l’ordinanza del Tribunale di Firenze “va nella direzione che noi radicali e dell’associazione Luca Coscioni per la libertà della ricerca abbiamo sostenuto fin dal primo momento, quando abbiamo sostenuto e denunciato l’assurdità di una legge che consente la libertà di ricerca su embrioni provenienti dall’estero, ma la vieta per quelli italiani. Ancora una volta è la magistratura a dover sopperire alle miopie e ai ritardi della politica”.
“Ora – conclude Farina Coscioni - attendiamo con serenità e ottimismo il responso della Corte Costituzionale. Non potrà che essere quello da noi sempre auspicato; e la farina di questa legge si tramuterà definitivamente in crusca. Ma a prezzo di lotte e sacrifici che ci sono stati imposti da una ex maggioranza oscurantista per meri e meschini calcoli politici. Giova non dimenticarlo”.
12 dicembre 2012
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