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Rianimazione cardiopolmonare. In Danimarca sopravvivenza da arresto cardiaco triplicata con la formazione nelle scuole. Irc: “Diventi obbligatorio in tutta Ue”


I dati dello studio danese richiamati dall’Italian Resuscitation Council, che rende noto anche un documento internazionale per ha esaminato oltre 20.000 studi e articoli scientifici ed evidenziato i vantaggi di insegnare la rianimazione cardiopolmonare già a 10-12 anni. Dal 16 al 22 ottobre in Italia torna Viva!, la settimana di informazione di Irc. In Italia si contano circa 60mila arresti cardiaci all’anno, la sopravvivenza è di circa l’8%.

11 OTT - I bambini tra i 10 e i 12 anni, se adeguatamente formati, sono già in grado di eseguire le azioni necessarie per soccorrere le persone colpite da arresto cardiaco, in attesa dell’arrivo dei soccorsi. È quanto afferma un documento di raccomandazione pubblicato sulla rivista scientifica internazionale “Resuscitation” e redatto da European Resuscitaton Council (Erc), cui hanno partecipato gli esperti di Italian Resuscitation Council (Irc), che rilancia i contenuti del documento in Italia.

“Il documento – spiega l’Irc in una nota - , realizzato per conto dell’International Liaison Committee on Resuscitation (Ilcor, consenso mondiale sul trattamento dell’arresto cardiaco) di cui la società scientifica ERC fa parte, ha esaminato per la prima volta oltre 20.000 studi e articoli della letteratura scientifica mondiale relativi all’insegnamento ai bambini della rianimazione cardiopolmonare: emerge che sin dall’età di 10-12 anni i bambini, se adeguatamente formati, possono eseguire un massaggio cardiaco con sufficiente efficacia mentre dall’età di 6 anni sono capaci di contattare i soccorsi e descrivere la situazione di pericolo. Questo risultato, secondo gli autori dello studio, deve essere uno stimolo per promuovere la formazione obbligatoria a scuola sul primo soccorso in tutte le Nazioni europee, mentre oggi è prevista in soli 6 Stati europei (Italia, Belgio, Danimarca, Francia, Portogallo e UK)”.


Altri studi, evidenzia l’Irc, “hanno già misurato gli effetti positivi dell’introduzione della formazione sul primo soccorso tra i giovani: una ricerca danese pubblicata su Jama Network ha rilevato un aumento della sopravvivenza all’arresto cardiaco dal 4,5% nel 2005 al 14% nel 2019 in Danimarca dopo che nel 2006 l’insegnamento della rianimazione cardiopolmonare era stato inserito come obbligatorio per l’ottenimento della patente e per l’iscrizione ai corsi professionali”.

Per attirare attenzione su questo tema l’Italian Resuscitation Council promuove tra il16 e il 22 ottobre la settimana VIVA! con iniziative aperte al pubblico in tutta Italia finalizzate a creare consapevolezza sull’importanza del primo soccorso e della rianimazione cardiopolmonare. L’iniziativa, con il patrocinio della Camera dei Deputati, del Ministero dell’Istruzione e del Merito, del CONI e di Sport e Salute, culminerà il 16 ottobre nella Giornata Internazionale della Rianimazione Cardiopolmonare - Word Restart a Heart Day promossa dallo European Resuscitaton Council (ERC). Il 20 e 21 ottobre inoltre è in programma il Congresso nazionale di IRC a Vicenza dove queste tematiche saranno affrontate da alcuni dei massimi esperti in Italia.

In occasione di VIVA! IRC lancerà anche un concorso gratuito rivolto a tutte le scuole medie e superiori italiane che metterà in palio, tra le altre cose, un defibrillatore automatico esterno (DAE). Per partecipare ogni scuola dovrà iscrivere una o al massimo due squadre composte ciascuna da 5 studenti dell’istituto e indicare un unico referente responsabile del progetto. I concorrenti scaricheranno gratuitamente il videogioco per smartphone e tablet “Codename: ResUs”, realizzato da IRC per insegnare in modo interattivo ai ragazzi le manovre salvavita. Saranno premiate le tre squadre che realizzeranno i punteggi più alti.

“L’Italia è uno dei pochi Paesi europei che, grazie alla legge 116 del 2021, ha previsto l’insegnamento obbligatorio della rianimazione cardiopolmonare e dell’utilizzo dei defibrillatori automatici esterni (DAE) nelle scuole medie e superiori” dichiara nella nota Silvia Scelsi, presidente di Italian Resuscitation Council (IRC) “In attesa che questo insegnamento sia inserito nei percorsi scolastici, IRC, grazie all’esperienza maturata nella clinica, nella ricerca e nella formazione in questo ambito, è a disposizione del Governo e dei Ministeri che stanno lavorando all’applicazione dei molti punti innovativi previsti dalla legge come, per esempio, la diffusione dei DAE nei luoghi pubblici e nei centri in cui si pratica sport e la creazione di un’applicazione nazionale per le geo-localizzazione dei DAE”.

Ogni anno, spiega l’Irc, in Europa si registrano circa 400.000 arresti cardiaci (60.000 in Italia) e si stima che solo nel 58% dei casi chi assiste intervenga con le manovre salvavita (massaggio cardiaco, ventilazioni) e nel 28% dei casi con il defibrillatore. La sopravvivenza è di circa l’8%. “In questo contesto la formazione, fin dalla giovane età, riveste un ruolo fondamentale. Lo studio danese, pubblicato su Jama Network (“Training in Basic Life Support and Bystander-Performed Cardiopulmonary Resuscitation and Survival in Out-of-Hospital Cardiac Arrests in Denmark, 2005 to 2019”), ha esaminato oltre 50.000 casi di arresto cardiaco extra-ospedalieri verificatisi in Danimarca tra il 2015 e il 2019 e ha osservato in questo periodo un aumento della sopravvivenza a 30 giorni dal 4,5% del 2015 al 14% del 2019. È stato osservato che l’aumento della sopravvivenza è associato a un notevole incremento della percentuale dei soccorritori occasionali che sono stati in grado di effettuare la rianimazione cardiopolmonare in attesa dell’arrivo dei soccorsi (dal 27% del 2005 all’80% del 2019). Su questo incremento ha inciso il fatto che l’insegnamento della rianimazione cardiopolmonare è stato reso obbligatorio in Danimarca dal 2006 per ottenere la patente e per iscriversi ai corsi professionali al punto che i certificati rilasciati sono passati dai 35.000 del 2005 agli oltre 200.000 di ciascuno degli anni successivi”, conclude l’Irc ricordando che “la possibilità di sopravvivenza all’arresto cardiaco diminuisce del 10% per ogni minuto che passa e per questo è essenziale che chi assiste a un arresto cardiaco effettui subito le manovre salvavita come il massaggio cardiaco”.

Il concorso “Codename: ResUs School Challenge” promosso da IRC è aperto a scuole secondarie di primo e secondo grado. Ogni istituto scolastico interessato può essere rappresentato da un massimo di due squadre partecipanti. Dopo aver scaricato gratuitamente su App Store o Google Play il videogioco per smartphone e tablet “Codename: ResUs”, ognuno dei componenti di ciascuna squadra dovrà ripetere il gioco 1 sola volta al giorno nell’arco dei 7 giorni della competizione. Il risultato totalizzato da ciascuna squadra dovrà essere comunicato a IRC dal referente di ogni istituto scolastico partecipante.

Irc prevede di chiudere le adesioni entro il 2023 e avviare il concorso nel primo trimestre del 2024.
Tra i premi un DAE da installare nell’istituto scolastico, manichini per l’addestramento e i corsi BLSD (Basic Life Support Defibrillation) per imparare le manovre salvavita e l’uso del defibrillatore per le prime tre scuole classificate. Il regolamento completo è consultabile sul sito Irc.

11 ottobre 2023
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