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Allergie alimentari. Se gli chef vanno a scuola di medicina


La Società italiana di allergologia e immunologia clinica sta preparando un documento con le associazioni dei ristoratori che sarà presentato durante una tavola rotonda a Cagliari il 5 ottobre. "Gli chef devono sapere che ogni ingrediente, anche aggiunto all'ultimo, può essere pericoloso".

21 SET - In Italia quasi 3 milioni di persone soffrono di allergie alimentari, di cui 570.000 con meno di 18 anni. Un problema che ha spinto la Siaic, Società italiana di allergologia e immunologia clinica, a inaugurare una tavola rotonda a Cagliari il prossimo 5 ottobre dedicata alle allergie alimentari che coinvolgerà tutte le principali catene e ristoranti d’Italia. Ed è già pronto un documento condiviso con le associazioni dei ristoratori, un piano regolamentare per tutelare il consumatore e renderlo sicuro di ciò che sta mangiando, senza rischio alcuno.

“Una sensibilizzazione scientifica, ma anche umana, rivolta a tutti gli addetti ai lavori per aiutare e mettere in sicurezza l’allergico agli alimenti, per il quale può essere vitale incappare inavvertitamente nell’alimento verso il quale è allergico – spiega Donatella Macchia, specialista allergologa P.O. Nuovo Ospedale S. Giovanni di Dio, Firenze – ed in modo che il personale sia sensibile ed informato sulla problematica e sulle conseguenze di un servizio poco dedicato anche a questo problema. E, soprattutto, per consapevolizzare lo chef che ogni ingrediente, specialmente quello aggiunto all’ultimo momento, può essere pericoloso. A volte, infatti, in sostituzione di alcuni alimenti o spezie ne vengono usati altri, spesso per arricchire il piatto con qualcosa di cui però il cliente non è a conoscenza poiché non indicato nel menu”.

Oltre a ribadire l’importanza della massima attenzione e di una rigorosa informazione, due i consigli, per ristoratori e per clienti. “I clienti devono essere consapevoli delle loro allergie – conclude la dott.ssa Macchia, consigliera Siaic – e cercare di scegliere alimenti abbastanza semplici, con chiare indicazioni anche delle spezie e dei vari ingredienti aggiuntivi. Per i ristoratori saranno consigliate le prime misure cui ricorrere in caso di reazioni avverse ad alimenti, sensibilizzandoli sull’importanza di un soccorso immediato con antistaminici e cortisonici, ed eventuali presidi per l’urgenza medica di cui dovrebbero essere sempre forniti tutti i luoghi pubblici”.

21 settembre 2013
© Riproduzione riservata

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