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D’Ambrosio Lettieri (CoR): "Decimo decreto-beffa ai danni dei cittadini di Taranto e della Puglia"


28 LUG - “E siamo al decimo decreto-beffa. Un inganno in piena regola, uno schiaffo ai cittadini di Taranto e alla Puglia. Altro che svolta. Incostituzionale, inconcludente, insomma un vuoto a perdere. Non c’è una visione strategica sulle prospettive da offrire alla città, sono assenti gli elementi essenziali per garantire tutela della salute, del lavoro e salvaguardia ambientale, tempi incerti e proroghe infinite. E’ emblematico come il decimo decreto di urgenza per l’Ilva in quattro anni sia approdato in aula per la conversione in legge proprio nell’anniversario del provvedimento di sequestro del colosso siderurgico da parte della procura tarantina, per inquinamento ambientale. Doveva rappresentare un monito a fare bene. Invece nulla è cambiato. Il Governo e la maggioranza sordi ad ogni richiesta non si smentiscono. La cosa paradossale è che l’urgenza ormai divenuta cronica si ripresenta puntuale con lo stesso carico di legittime aspettative, di dolore, di attese deluse, di interrogativi inquietanti". Questo il commento del componente della commissione sanità del Senato, Luigi d'Ambrosio Lettieri (CoR), al via libera definitivo del decreto Ilva da parte dell'Assemblea di Palazzo Madama.
"Dieci decreti, nessun compratore al momento, anzi si prospetta uno slittamento della gara al 2017, il mercato mondiale dell’acciaio in caduta libera prigioniero della sovra-capacità produttiva, bonifiche al palo, quadro sanitario nebuloso e prospettive non pervenute: questo è lo scenario, per niente rassicurante, mentre la confusione regna ancora sovrana e le persone continuano ad ammalarsi di tumore. E a morire. E’ irresponsabile continuare con questi decreti spot. Il governo usa lo strumento dell’urgenza svilendone il significato e abusandone, esattamente come fa con la fiducia. Posta anche questa volta a dispetto dell’intento migliorativo dei Conservatori e riformisti. E’ inconcepibile che si perda un’altra occasione per correggere le molteplici criticità che costellano un provvedimento che in più punti viola addirittura la nostra Costituzione, lasciando ancora una volta irrisolti i problemi, anzi aggravandoli", prosegue il senatore CoR.

"Lo slittamento del termine per l'attuazione del Piano di risanamento ambientale è semplicemente folle, soprattutto se a questa disposizione si aggiunge l'incertezza sulle responsabilità penali e amministrative del risanamento stesso, nel caso in cui un gruppo industriale subentri nella gestione dell'azienda.
La disposizione che estende l'immunità penale e amministrativa, già prevista per il commissario straordinario e i soggetti da lui delegati nell'esecuzione del piano ambientale, anche all'eventuale affittuario o acquirente, è semplicemente vergognosa. Insomma, niente per i lavoratori, niente per l’ambiente, niente per lo sviluppo futuro di Taranto, niente per l’emergenza sanitaria. Un vuoto a perdere alla faccia dei cittadini”, conclude D'Ambrosio Lettieri.

28 luglio 2016
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