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Anaao: "Sulla sanità il Governo mistifica la realtà"


Per il sindacato non è vero che si è operato senza conseguenze negative sui servizi ai cittadini come continua a ripetere Palazzo Chigi. "Si è trasformato razionamento in razionalizzazione e tagli in miglioramento".

04 GEN - Dura presa di posizione dell'Anaao Assomed sul documento “Analisi di un anno di governo” redatto da Palazzo Chigi che nella parte dedicata alla Sanità ripete di avere operato senza conseguenze negative sull’erogazione dei servizi ai cittadini.
 
Per l'Anaao è "una sorta di mantra ripetuto ossessivamente che tradisce la falsa coscienza di un equilibrismo verbale che ha distorto i vocaboli trasformando razionamento in razionalizzazione e tagli in miglioramento.
E’ successo con la cosiddetta spending review, si è ripetuto con il regolamento sugli standard ospedalieri e per l’aggiornamento dei LEA che rischiano di rimanere bloccati dalla mancanza di fondi".
 
"La realtà - prosegue il sindacato - è che i provvedimenti finanziari adottati prima da Tremonti poi da Monti, dal 2010 ad oggi, hanno prodotto nel settore sanitario una riduzione del finanziamento considerata insostenibile dalla stessa Conferenza delle Regioni.
La politica dei tagli, delle tasse e dei ticket sta restringendo l’offerta sanitaria pubblica rendendo sempre più difficile l’esigibilità di un diritto tutelato costituzionalmente attraverso misure di razionamento sia esplicito (taglio dei servizi e blocco del turnover) sia implicito (aumento importante della partecipazione dei cittadini alla spesa, prolungamento delle liste d’attesa)".
 
"E’ l’universalismo del Ssn - aggiunge l'Anaao - che è messo pesantemente in gioco. E lo stesso Presidente Napolitano durante uno degli ultimi interventi pubblici ha sollecitato 'attenzione e cura per il Servizio Sanitario Nazionale per non venir meno a una funzione irrinunciabile sancita in Costituzione'. La distruzione o privatizzazione del Ssn avrebbe conseguenze nefaste non solo sui livelli di salute della popolazione ma sull’intera economia, obbligando i cittadini a sottrarre ai consumi una parte maggiore delle risorse a loro disposizione per potersi garantire in caso di necessità l’accesso alle cure".
 
"La questione del finanziamento del Ssn è profondamente politica, prima che tecnica - conclude il sindacato -  e la scelta del modello di Welfare sanitario interessa la nostra concezione di democrazia, la stessa idea di società, di comunità, di coesione sociale. Tocca ai partiti nel momento in cui chiedono il voto esplicitare politiche, programmi e candidati sui quali misurare il consenso dei cittadini e l’Anaao Assomed non consentirà che questo nodo venga eluso".

04 gennaio 2013
© Riproduzione riservata

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