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Abusivismo professionale. Senato approvato ddl. Sanzioni più aspre e reclusione fino a 4 anni

di Giovanni Rodriquez

Il provvedimento, votato all'unanimità, passa ora all'esame della Camera. Nel testo previste sanzioni fino a 50mila euro per l'esercizio abusivo della professione medica, e la reclusione fino a 4 anni per lesioni personali gravissime. Secondo i dati illustrati nel corso della seduta in Italia ci sono circa 10.000 falsi dentisti, 5 mila falsi medici. Mille le denunce in due anni contro i falsi infermieri

03 APR - Apprpovato stamani, all'unanimità, dall'Assemblea di Palazzo Madama, il provvedimento sulla lotta all'esercizio abusivo delle professioni che modifica l'articolo 348 del codice penale. Il testo passerà ora all'esame della Camera. Il provvedimento eleva a 50 mila euro le sanzioni per chi esercita abusivamente una professionee si prevede la pubblicazione della sentenza e la confisca delle attrezzature e degli strumenti utilizzati per commettere reato. Nel corso dell'esame a Montecitorio si è stabilito inoltre che la confisca possa essere estesa anche ai beni immobili impiegati nel compimento del reato. Apportata anche una modifica all'articolo 589 del codice penale in materia di omicidio colposo derivante dall'esercizio abusivo della professione medico-sanitaria per il quale si configura ora una nuova ipotesi aggravata di reato. Modificato anche l'articolo 590 del codice penale in materia di lesioni personali colpose con l'inasprimento delle pene previste per chi esercita abusivamente la professione sanitaria. Il disegno di legge in esame prevede la reclusione da sei mesi a due anni per le lesioni gravi e da un anno e sei mesi a quattro anni per quelle gravissime.

Nel corso della discussione Lucio Barani (GAL) ha sottolineato l'importanza del provvedimento visto che "siamo di fronte ad una vera e propria epidemia". "Le professioni abusive in Italia sono oltre 30.000. Quello che di grave emerge da questi dati è che il 50% riguarda la professione medica: abbiamo, quindi, circa 15.000 persone all'anno che fanno i medici, ma che non lo sono - ha spiegato Barani -. Di questi, la stragrande maggioranza - i due terzi e, quindi, si parla di 10.000 unità - è costituita da dentisti. I dati statistici dell'Eures e dell'Ordine dei medici, di cui vi ho detto prima, parlano di stime e dicono che questo scherzo ci costa, solamente per i dentisti, oltre un miliardo di non dichiarato, cioè un miliardo di giro di affari che non viene dichiarato. Ci sono poi mancati incassi previdenziali per oltre 40 milioni l'anno; ci sono quote contributive non versate agli ordini per diversi milioni di euro; ci sono altresì mancati incassi di Irpef per oltre 150 milioni di euro. Quindi, oltre ad un danno di mancato incasso per lo Stato, in una situazione in cui sono i soliti che continuano a pagare, i soggetti di cui stiamo parlando lavorano in nero e producono, come ho detto, danno".

Alessandra Bencini (Gruppo Misto) ha riportato come nell'arco del biennio 2010-2011 delle quasi 3.000 segnalazioni effettuate all'autorità giudiziaria dai carabinieri dei Nas, per esercizio abusivo delle professioni, quelle relative alla categoria dei falsi infermieri sono state oltre un terzo (si parla quindi di più di 1.000 denunce). "Come evidenziano anche recenti indagini, nella gran parte dei casi si tratta di donne che cercano di contribuire al bilancio familiare - ha detto -. Lo Stato attualmente non reprime sufficientemente, e con la severità necessaria, l'esercizio abusivo delle professioni e il fenomeno dell'abusivismo è particolarmente grave e preoccupante quando riguarda l'esercizio delle professioni mediche, poiché le conseguenze vanno ad incidere direttamente sulla salute dei cittadini. Una società che non punisce severamente coloro che, senza titolo e in violazione delle norme, svolgono un'attività per la quale è ritenuto necessario un severo percorso di formazione, evidentemente non considera il merito e la professionalità quali elementi essenziali per lo sviluppo del Paese".
 
E' stato poi il turno di Enrico Cappelletti (M5S), che ha voluto ricordare come l'articolo 348 del codice penale, nella formulazione attuale, "presenta delle sanzioni decisamente ridotte rispetto naturalmente alla gravità sociale del reato in discussione". "In particolare - ha proseguito - se pensiamo alla gravità delle conseguenze derivanti dall'esercizio abusivo della professione medica e sanitaria in generale, consideriamo che una sanzione che va dai 100 ai 516 euro sia sostanzialmente inadeguata e persino ingiusta. Anzi, essa rappresenta un vero e proprio sopruso per le vittime di questo reato, le quali vedono l'erogazione della sanzione, quando avviene, come una beffa che va ad aggiungersi al danno già ricevuto".

Infine, Amedeo Bianco (PD), nel suo intervento ha stimato che siano tra i 5.000 e i 10.000 gli esercenti abusivi della professione odontoiatrica e che solo per questa professione il fatturato è di circa 600 milioni di euro (incrociando i dati del Ministero dell'economia e delle finanze e degli studi di settore). "Ciò - ha concluso - corrisponde ad un danno erariale perché ovviamente tutte queste situazione sono di totale evasione fiscale: il danno erariale ammonta a 75 milioni di euro all'anno, mentre il danno alle casse di previdenza è pari a 17 milioni di euro".
 
Giovanni Rodriquez

03 aprile 2014
© Riproduzione riservata

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