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L'Italia è ufficialmente indenne dalla peste suina classica. La soddisfazione del Ministro Lorenzin


L’Organizzazione Mondiale per la Salute Animale (OIE) ha riconosciuto all’Italia lo stato sanitario di Paese indenne per la Peste Suina Classica (PSC). Il nostro Paese ha già acquisito dall’OIE lo stato sanitario di indenne per l’Afta Epizootica, la Peste equina e la Peste dei piccoli ruminanti. Analogo risultato è stato raggiunto per il cosiddetto morbo della mucca pazza

27 MAG - L’Organizzazione Mondiale per la Salute Animale (OIE) ha riconosciuto all’Italia lo stato sanitario di Paese indenne per la Peste Suina Classica (PSC).La risoluzione, votata dai 180 Capi Servizi Veterinari nel corso della 84° Assemblea Generale che si chiude oggi a Parigi, scaturisce dall'esame del dossier presentato dalla Direzione Generale della sanità animale e farmaco veterinario e valutato favorevolmente dalla speciale Commissione dell'OIE.

 “Un traguardo prestigioso – ha dichiarato il Ministro della salute, Beatrice Lorenzin – per la tutela della salute e del benessere del patrimonio zootecnico nazionale, frutto dell’impegno per il controllo e l’eradicazione della malattia da parte della veterinaria pubblica italiana, ma, al tempo stesso, un aiuto decisivo e un’opportunità in più per le imprese nazionali interessate all’export di prodotti alimentari di origine suina”.
Il nostro Paese ha già acquisito dall’OIE lo stato sanitario di indenne per l’Afta Epizootica, la Peste equina e la Peste dei piccoli ruminanti. Analogo risultato è stato raggiunto per l’Encefalopatia Spongiforme Bovina (BSE, cosiddetto morbo della mucca pazza) per cui, dal 2013, l’Italia vanta lo stato di Paese a rischio trascurabile.

Nel corso della stessa Assemblea, il Centro di Referenza per lo studio e le ricerche sulla BSE (CEA) dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale di Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta, è stato riconosciuto dall’OIE centro di riferimento mondiale per tale malattia e per la scrapie. Gli esperti italiani dell'IZS di Torino potranno, d’ora in avanti, essere chiamati dall’OIE ad esprimere pareri, a condurre studi e ricerche a livello internazionale o ad organizzare training formativi per i Paesi in via di sviluppo.
 
C'è tempo sino al 20 settembre per partecipare al Concorso Letterario “Il diabete infantile e giovanile: le storie, i racconti” promosso dalla Federazione Nazionale Diabete Giovanile (FDG) e riservato ad autori amatoriali che, attraverso la scrittura, vogliono raccontare le loro esperienze dirette o indirette con il diabete.

“Il concorso – spiega Antonio Cabras, Presidente della FDG – è rivolto  in particolare ai ragazzi, alle famiglie, agli insegnanti e a tutti quelli che affrontano quotidianamente le difficoltà d’inserimento, per un giovane con diabete nella scuola, nello sport e nella vita”.

“Siamo molto soddisfatti – afferma Cabras - del successo che il concorso ha riscosso l'anno scorso tra il pubblico. Di diabete giovanile, purtroppo, si parla poco e questo è sicuramente un modo nuovo e diverso per esorcizzare la malattia.”

Il testo dovrà affrontare il tema del difficile inserimento del bambino e del giovane con diabete all’interno della società, della scuola, della famiglia, dei luoghi di aggregazione. Le storie raccontate potranno essere vere o frutto della fantasia degli autori.

I racconti dovranno essere inviati in formato word esclusivamente via mail alla segreteria del concorso  I migliori racconti verranno pubblicati in un libro edito dalla casa editrice Agapantos. La cerimonia di premiazione avrà luogo a Roma il  27 ottobre nella Sala del Refettorio presso la Camera dei Deputati alla presenza delle autorità politiche, culturali e scientifiche.
 
Lorenzo Proia

27 maggio 2016
© Riproduzione riservata

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