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Deroga Albi Professionali. I Tecnici Sanitari di Laboratorio Biomedico propongono l’Autocertificazione con riserva

di Lorenzo Proia

Per Antel, l’emendamento del M5S risulta scorretto sia nei confronti di chi ha intrapreso percorsi di equivalenza con fatica, sia nei confronti dei più di 90mila professionisti sanitari che negli ultimi quattro mesi hanno intrapreso l'oneroso percorso di iscrizione agli Albi. Per risolvere la problematica Antel propone l’iscrizione dei professionisti non in possesso dei requisiti all’Ordine ed Albo professionale  attraverso un sistema di Autocertificazione con riserva

19 NOV - L’emendamento all’art. 41 del ddl 1334, che prevederebbe la possibilità di continuare a esercitare senza obbligo di iscrizione all’Albo per “tutti coloro che, pur avendone i titoli, non hanno potuto accedere a percorsi di equivalenza”, si contrappone al percorso  proposto da diversi anni  dall’Associazione Italiana Tecnici di Laboratorio Biomedico Antel.

Il Presidente Nazionale  Antel, Alessia Cabrini, ritiene la proposta di emendamento “confusa nella forma perché i percorsi di equivalenza, definiti con l'Accordo Stato/Regioni n. 17/CSR del 10 febbraio 2011, recepito nel Dpcm 26 luglio 2011, consentivano ai possessori di titoli atipici, ottenuti entro il 17 marzo 1999, non riconducibili a titoli equipollenti e non ricompresi in un esplicito elenco di titoli 'esclusi', di far valutare il proprio percorso formativo e la propria carriera pregressa 'caso per caso'”. Non era quindi previsto un preciso elenco di titoli che potevano accedere, e pertanto la formulazione 'tutti coloro che, pur avendone i titoli, non hanno potuto accedere a percorsi di equivalenza' risulterebbe distorta oltre che,  difficilmente applicabile.

Per Antel, l’emendamento inoltre risulta scorretto sia nei confronti di chi, quei percorsi di equivalenza li ha con fatica intrapresi, sia nei confronti dei più di 90mila professionisti sanitari che in questi quattro mesi hanno intrapreso l'oneroso percorso di iscrizione agli Albi.

“L’associazione Antel - afferma la Presidente Alessia Cabrini - è contraria a qualsiasi  forma di sanatoria, ed in questi anni ha fortemente perseguito la richiesta di riapertura dei percorsi di equivalenza per sanare tutti quei  professionisti TSLB che avevano inoltrato domande fuori termine o che non avevano presentato domanda, fino ad ultima la richiesta al Ministero della Salute  attraverso Atto Stragiudiziale di significazione del 10 Aprile 2018 e successivo sollecito”.

Per risolvere la  problematica e superare questa fase transitoria di vuoto legislativo,  Antel propone l’iscrizione dei professionisti non in possesso dei requisiti all' Ordine ed Albo professionale  attraverso un sistema di Autocertificazione con riserva,  senza penalizzarli ed al contempo  garantendo il principio di equità per chi invece è in regola con i titoli allo stato attuale.

“La buona politica – conclude Cabrini - dovrebbe velocizzare i percorsi dei professionisti sanitari nell’ottica  di un miglioramento dei processi e a tutela del cittadino”.

Lorenzo Proia

19 novembre 2018
© Riproduzione riservata


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