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Covid. Governo orientato a mantenere stop a spostamenti tra Regioni per Natale. Da Enti locali chiesta riapertura scuola a gennaio


È quanto emerso dall’incontro odierno tra i Ministri Boccia e Speranza con Regioni, Province e Comuni. Per quanto riguarda lo sci l’Esecutivo orientato a confermare lo stop anche durante le festività natalizie.

26 NOV - Domani l'Rt dovrebbe essere poco superiore all'1, ci sono i primi segnali di raffreddamento della curva e di allentamento della pressione sui posti letti in ospedale ma bisogna mantenere la cautela. È questo il ragionamento del ministro della Salute Speranza ai governatori riuniti nel confronto di oggi. Anche se tutte le regioni dovessero andare in zona gialla - ha argomentato il responsabile della Salute secondo quanto viene riferito - sarebbe meglio evitare lo spostamento interregionale.
 
Troppo rischioso tenere aperti gli impianti sciistici a Natale, se ne riparlerà più avanti. Così Speranza ha ribadito nel confronto con i governatori, la posizione del governo. Alcune regioni, come il Friuli, hanno chiesto all'esecutivo di chiudere le frontiere, secondo quanto viene riferito
 
Dalle regioni è poi arrivata la richiesta di non riaprire le scuole prima della fine delle feste natalizie. “L e regioni unanimemente hanno ritenuto di suggerire al governo di procrastinare al 7 gennaio ogni riapertura della didattica in presenza per chi è ancora oggi in didattica a distanza”, ha detto nel punto stampa quotidiano sul covid il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti. Tra gli altri temi affrontati, la richiesta al governo di rendere più omogenei sul territorio nazionale gli strumenti autorizzati per gli screening, ricomprendendo ufficialmente anche i tamponi rapidi antigenici. Sul tavolo anche l'eventuale riapertura degli impianti sciistici, “Speranza e Boccia hanno confermato che è in corso una trattativa a livello europeo e che nelle prossime ore si dovrebbe definire un quadro d'insieme- spiega Toti- bisogna essere consapevoli del fatto che gli svizzeri hanno già decretato la riapertura e molti comprensori sono a cavallo tra più nazioni”.

Infine, il governatore ligure fa sapere che “in corso un confronto tra i tecnici delle Regioni, l'Istituto superiore di sanità e il Comitato tecnico scientifico per capire se i 21 parametri di rischio per classificare le Regioni potranno essere sostituiti da procedure piuù snelle”.
 
Dal Governo è stato poi ribadito anche che l'orario del coprifuoco (le ore 22) alla vigilia di Natale non sarà modificato.
 

26 novembre 2020
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