Acoi: "Attenzione a non smantellare rete ospedaliera"
13 NOV - “L’idea di inserire nella legge di stabilità la creazione delle aziende universitarie locali non ci convince, sembra più il frutto di una discutibile fantasia che di una logica volta a migliorare il nostro Ssn per renderlo più fruibile ai cittadini. Universitari e ospedalieri hanno ‘mission’ diverse tra loro, i primi di tipo formativo, i secondi di tipo assistenziale, ma il Ssn ha l'obbligo dell'assistenza sanitaria ai cittadini. Unire due entità con ‘mission’ e regole così diverse potrebbe avere effetti disastrosi. I casi in cui questo accorpamento già esiste, peraltro, sconsiglierebbero la prosecuzione sulla stessa linea. Sappiamo, per esperienza, che chi fa assistenza sa fare formazione mentre il contrario è difficilmente praticabile. Sarebbe giusto, invece, analizzare i dati Agenas sui volumi di attività per valutare chi fa cosa in Italia. Non è possibile sacrificare la rete ospedaliera nazionale in nome di un esperimento dagli esisti incerti”. Lo afferma il presidente dell’Acoi (Associazione Chirurghi ospedalieri Italiani)
Diego Piazza.
13 novembre 2015
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