“La Deputata Malavasi ha accolto la nostra proposta di legge sull’istituzione del registro unico nazionale obbligatorio dell’oss, facendola propria e presentandola alla Camera il 24 ottobre”.
A comunicarlo in una nota congiunta la Federazione Migep Nazionale, il Sindacato Shc Oss e gli Stati Generali della professione Oss.
“Il Registro unico Nazionale Obbligatorio dell’operatore socio sanitario – spiegano nella nota – contribuisce ad arricchire il panorama della professione dell’oss, presenta importanti prospettive di approfondimento utili a identificare lo sviluppo della professione e della formazione, evidenziando l’importanza dell’operatore socio sanitario nel periodo covid 19 che ha svolto un ruolo fondamentale nella cura dei cittadini pazienti. All’interno del registro saranno inserite anche eventuali figure che verranno istituite quale evoluzione dell’operatore socio sanitario. Un ruolo quello dell’operatore socio sanitario che deve veder riconosciuta la propria autonoma funzione, integrandosi con le altre professioni sanitarie e socio sanitarie”.
Il registro unico nazionale obbligatorio viene istituito presso il Ministero della Salute attraverso un apposito decreto che va a regolamentare la gestione del registro e gli eventuali organi direttivi deputati alla sua governance ordinaria e le modalità elettive, sentendo le associazioni maggiormente rappresentative individuate con uno specifico decreto dal Ministero della Salute, sentendo anche le regioni e i Ministeri del lavoro e delle politiche sociali e della pubblica istruzione.
“A solo nove mesi dall’inserimento del Registro unico Nazionale, istituito dagli Stati Generali della professione oss i dati evidenziati sono molti esaustivi – proseguono – molti colleghi stanno aderendo a questa iniziativa permettendo di istituire la base necessaria affinché l’operatore socio sanitario possa costituire un collegio ordinario in un registro nazionale attraverso la proposta di legge. Il registro unico nazionale va a fotografare lo stato attuale di questa professione nel nostro paese, va a definire il reale fabbisogno formativo, la verifica dei dati sia a livello nazionale sia regionale e gli studi sull’evoluzione della qualifica, e nel rivendicare diritti contrattuali”.
Ma la proposta di legge presentata dalla Deputata Malavasi, aggiungono, ha anche “lo scopo di riconoscere l’alto valore sociale della professione oss, che opera nel sociale, terzo settore, sanitario. Diventa uno strumento di anagrafe dei qualificanti, garantisce l’esercizio della professione su tutto il territorio nazionale, dà una garanzia con titoli di qualifica, la formazione continua ECM, certificazione delle competenze. Inoltre, è uno strumento di deontologia e etica.
Applica quanto determinato dalla legge 3/18 (area socio sanitaria), dal DL 73/21 (ruolo socio sanitario), norme che indicano che l’oss è un professionista. Inoltre, va a superare la frammentazione derivante dalla presenza di molteplici elenchi regionali che non hanno nessuna finalità per la professione oss, ma soprattutto – conlcudono – il registro unico nazionale ha il compito di assicurare il rispetto professionale e garantire le competenze stabilite”.