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Scadenza triennio Ecm. Mulas (Fnovi): “Importante colmare il gap dei veterinari ancora non adeguatamente formati”

di Arnaldo Iodice

Intervista a Daniela Mulas, vicepresidente della Federazione nazionale degli ordini dei veterinari italiani e componente della Commissione nazionale ECM: “Triennio ricco di novità. Veterinari non restino indietro con la formazione, anche perché il ministro Schillaci ha ribadito che non ci saranno nuove proroghe”

10 NOV -

La data del 31 dicembre, ultimo giorno utile per raccogliere i crediti ECM per completare, dopo l’anno di proroga concesso a tutti i professionisti sanitari, il fabbisogno formativo del triennio 2020-2022, si avvicina anche per gli oltre 30mila veterinari che operano nel nostro Paese. Anche loro sono infatti soggetti all’obbligo di raccogliere i 150 crediti minimi per non risultare inadempienti.

I veterinari che non avranno acquisito i crediti necessari rischiano dunque, al pari di tutti gli altri operatori sanitari, di essere sanzionati nei termini stabiliti dalla legge (si può arrivare anche alla sospensione dall’ordine). Un altro punto cruciale riguarda l'approvazione imminente dei decreti attuativi della Legge Gelli-Bianco che metteranno in atto la norma che collega il soddisfacimento dell'obbligo ECM (al 70% dei crediti raccolti) con l'efficacia della copertura assicurativa. I professionisti che non raggiungeranno questa percentuale nel triennio 2023-2025 non avranno accesso alla copertura assicurativa e saranno esposti a rischi in caso di controversie legali.

Proprio per evitare questi rischi, il ministro della Salute, Orazio Schillaci, si è impegnato a promuovere la partecipazione dei professionisti ai corsi di formazione ECM. Ha però anche ribadito che non ci saranno ulteriori proroghe.

Pochi giorni fa si è riunita, per la prima volta, la nuova Commissione nazionale per la formazione continua in medicina. Presente all’incontro, in rappresentanza della Federazione nazionale degli ordini dei veterinari italiani, anche la vicepresidente Daniela Mulas. “Siamo particolarmente soddisfatti di questo primo incontro, in quanto il ministro Schillaci ha ribadito l’importanza di una revisione del sistema ECM, che è anche uno degli obiettivi della nostra Federazione. E quindi si lavorerà su una semplificazione delle procedure per snellire il sistema nel suo complesso e favorire, in questo modo, anche l'acquisizione dei crediti ECM”.

E sono proprio questi crediti a rappresentare “un elemento fondamentale nella formazione continua di tutti i professionisti sanitari. Ci auguriamo – prosegue Mulas – di poter, in questo modo, riuscire anche a colmare quel gap che manca nell’acquisizione dei crediti da parte di una fetta di professionisti, dato che il ministro Schillaci ha ribadito che non ci saranno ulteriori proroghe”.

A tal proposito, l’ultimo decreto Milleproroghe ha introdotto i crediti compensativi per i professionisti che non hanno raggiunto il numero necessario di crediti nei trienni passati, ovvero 2014-2016 e 2017-2019. Con questi crediti compensativi è possibile anche per loro regolarizzare la situazione e soddisfare i requisiti formativi richiesti.

“Da parte nostra – continua Mulas – ci impegneremo anche per fornire ai colleghi ulteriori strumenti” per completare il proprio fabbisogno formativo, “ma di certo si tratta di un punto di partenza per un triennio che si dimostra ricco di elementi di novità che ci fanno assolutamente piacere e ci fanno ben sperare”.

Tra le novità a cui fa riferimento la vicepresidente della Fnovi ci sono anche strumenti innovativi come la digitalizzazione, la simulazione e l’intelligenza artificiale. Ciò significa che, propriamente sviluppati, questi strumenti possono diventare un grande aiuto per i professionisti sanitari nell’ambito della formazione (e non solo). Basti pensare che, al momento della sua nascita nel 2002, l’aggiornamento continuo non prevedeva la formazione a distanza, che oggi ne è invece un vero e proprio pilastro.

“Questo aspetto – spiega Mulas – sarà di certo uno degli elementi cardine del sistema, in quanto implementare anche le capacità, le abilità e le competenze digitali di tutti i professionisti della sanità è diventato un elemento fondamentale. Temi come la telemedicina e l’intelligenza artificiale rappresentano ormai requisiti imprescindibili per ogni professionista sanitario”.

Arnaldo Iodice



10 novembre 2023
© Riproduzione riservata

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