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Contratto sanità privata. Anelli (Fnomceo): “Bene Speranza, sosteniamo il suo appello per ripresa trattative”


"Come Federazione degli Ordini dei Medici sosterremo ogni iniziativa volta a una rapida ripresa dei tavoli. I professionisti sono i garanti dei diritti dei cittadini: devono essere liberi di lavorare in serenità, sentendosi valorizzati e riconosciuti nei loro ruoli, quello professionale e quello sociale”. Così il presidente della Federazione commenta l’intervento di ieri del Ministro della Salute per una ripresa delle trattative.

31 GEN - “Ringraziamo il Ministro della Salute Roberto Speranza per l’impegno che, ancora una volta, ha dimostrato nell’agevolare le trattative per il rinnovo dei contratti per il comparto sanità privata. Come Federazione degli Ordini dei Medici sosterremo ogni iniziativa volta a una rapida ripresa dei tavoli. I professionisti sono i garanti dei diritti dei cittadini: devono essere liberi di lavorare in serenità, sentendosi valorizzati e riconosciuti nei loro ruoli, quello professionale e quello sociale”.

Così il Presidente della Federazione nazionale degli Ordini dei Medici chirurghi e Odontoiatri (Fnomceo), Filippo Anelli, commenta l’intervento di ieri del Ministro della Salute, Roberto Speranza, che, con un comunicato, ha perorato la ripresa delle trattative per la sottoscrizione del nuovo contratto sanità privata, interrottesi improvvisamente lunedì scorso - dopo l’accordo raggiunto il 12 novembre -, e di quelle con la Confederazione italiana medici ospedalità privata (Cimop), ferme da tempo. Più di 13 anni, per tutti i lavoratori del comparto, medici e non, il periodo di blocco contrattuale.

“Ringraziamo il Ministro in modo particolare per aver raccolto il nostro appello a far valere la sua autorevolezza per consentire la conclusione della trattativa contrattuale per i medici di ambito privatistico, lanciata venerdì scorso in occasione della manifestazione della Cimop – prosegue Anelli -. Questo porrebbe fine a una ingiustificabile disparità di trattamento nei confronti dei colleghi in regime di dipendenza pubblica, il cui contratto è stato recentemente rinnovato. Ingiustificabile, in quanto è analogo il bagaglio professionale e culturale di competenze, professionalità e abnegazione, è identico il percorso formativo e uguali sono le prestazioni erogate, e la risposta alla domanda di salute dei cittadini”.

“Il nostro grazie va anche alle Regioni, che hanno ribadito il loro impegno a proseguire le trattative” aggiunge ancora il Presidente Fnomceo.

“Alla parte datoriale facciamo presente che i medici sono il pilastro portante di ogni struttura assistenziale, pubblica o privata, e che il disagio dei professionisti non giova alla qualità dell’assistenza erogata – conclude -. Solo attraverso il rispetto della dignità professionale di ciascun medico, e di ciascun operatore, rispetto che, secondo i dettami costituzionali, deve essere anche economicamente garantito, si può procedere in un percorso di generale progresso sociale e culturale”. 

31 gennaio 2020
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