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Invecchiamento attivo: stiamo entrando nell’era dei Longennials

di Francesco Macchia

03 OTT -

Gentile Direttore,
l’Italia è la prima nazione in Europa e la seconda nel mondo, preceduta solo dal Giappone, per numero di anziani. Nel nostro Paese, sono oltre 14 milioni le persone che hanno più di 65 anni, circa la metà di queste ne ha più di 75; 4 milioni hanno dagli 80 anni in su e ben 22mila sono gli ultracentenari: complessivamente siamo vicini al 25% della popolazione e la quota, salvo inversioni di tendenza, è destinata a crescere (dati ISTAT). È il risultato di due grandi fenomeni demografici in corso: il calo delle nascite da un lato, l’allungarsi dell’aspettativa di vita dall’altro. Per un bambino che nasca oggi, infatti, la speranza di vita è di 80,5 anni per gli uomini e di 84,8 anni per le donne; al contempo, l’aspettativa di vita per chi oggi ha già 65 anni, ed è dunque definibile “adulto - anziano”, è di almeno altri 20,6 anni (fonte Euronews).

Davanti a noi abbiamo dunque una società sempre più longeva, fatta di persone dai 65 anni in su che non solo sono e saranno in buona salute, ma desiderano mettere a frutto il proprio bagaglio di conoscenze ed esperienze e impiegare le risorse economiche guadagnate negli anni. Sono i Longennials, quell’ampia fetta di popolazione composta da persone che ancora vogliono e possono avere un ruolo e un peso nella società, non certo essere di peso. Ma manca per loro un contesto ideale e normativo all’interno del quale operare e impegnarsi, manca un cambio culturale che li porti a essere ancora considerati parte attiva e centrale della società.

HappyAgeing-Alleanza per l’Invecchiamento Attivo, nata nel 2014, ha nel proprio Dna la consapevolezza che questa rivoluzione non possa più essere rimandata, nella convinzione che l’obiettivo non sia tanto quello di aggiungere anni alla vita, quanto aggiungere vita agli anni, migliorando la qualità del percorso che ciascuno di noi si trova a compiere nell’ultima parte della propria esistenza. Per questo motivo, dopo il successo dello scorso anno, abbiamo organizzato la seconda edizione degli Stati Generali dell’Invecchiamento attivo, in corso oggi a Roma, presso l’Acquario Romano. Una giornata di dibattito e confronto tra gli stakeholder del settore, le istituzioni, il mondo accademico e quello sindacale con l’obiettivo di elaborare proposte concrete che contribuiscano in modo efficace a questo cambiamento non più rimandabile.

Le istituzioni, il Parlamento prima di tutte, hanno dimostrato attenzione a questa spinta, a questa esigenza, con la discussione e l’approvazione della Legge delega in materia di politiche in favore delle persone anziane, licenziata lo scorso marzo. Nei prossimi mesi, abbiamo davanti a noi una grande opportunità per concretizzare questo cambiamento: contribuire al lavoro che dovrà essere fatto per la scrittura e la messa a terra dei decreti attuativi attesi per la fine di gennaio 2024. HappyAgeing auspica che si parta da questi per aprire una riflessione più ampia che porti a immaginare un contesto del tutto nuovo, nel quale il Longennial possa continuare a svolgere un ruolo attivo contribuendo, seppur in modo diverso, con la sua storia e le competenze acquisite in una vita, allo sviluppo della società. La longevità della nostra società ci impone di essere i driver in Europa di questo ripensamento e di questa necessaria rivoluzione.

Non si può parlare di invecchiamento attivo senza guardare alla buona salute degli anziani di cui un alleato fondamentale è la prevenzione che, in molti casi, passa dall’immunizzazione. Quest’ultimo è una tema da sempre molto caro all’Alleanza per l’Invecchiamento attivo, nella convinzione che la prevenzione di malattie pericolose, e potenzialmente mortali, per gli over 65 sia l’unica strategia perseguibile, da un lato per salvaguardare la salute di questi cittadini e dall’altro per rendere sostenibile la spesa che il Servizio sanitario nazionale affronta per assisterli. Il Piano Nazionale di Prevenzione Vaccinale 2023-2025, le due Circolari dedicate al contrasto del Covid e quella dedicata all’Influenza tracciano un quadro piuttosto puntuale degli strumenti vaccinali a disposizioni e degli ambiti di maggiore adeguatezza degli stessi. Adesso sta alle Regioni muoversi rapidamente dal punto di vista organizzativo per realizzare in poco tempo quanto previsto. Rimangono aperte alcune questioni, non ultima quella finanziaria. Di tutto questo discuteremo oggi in due sessioni dedicate!

L’Alleanza per l’Invecchiamento Attivo, con questa seconda edizione degli Stati Generali, vuole dare concretezza alle esigenze della nostra società, proporre soluzioni realizzabili e lanciare un messaggio forte alle istituzioni: il cambiamento non è più rimandabile, noi siamo pronti!

Francesco Macchia

Direttore HappyAgeing-Alleanza per l’Invecchiamento Attivo



03 ottobre 2023
© Riproduzione riservata

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