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Il futuro del Ssn: guida turistica o serie tv?

di Calogero Spada

31 OTT -

Gentile Direttore,
leggendo gli ultimi interventi del dott. Maffei e del dott. Cosmi, mi assalgono due considerazioni molto semplici: anzitutto che se hai un infarto non puoi sceglierti il posto dove averlo, quindi, sempre sperando che qualcuno di buona volontà e di normale avvedutezza riesca a soccorrerti in tempo, devi accontentarti di dove ti portano, anche senza troppi complimenti, perché non avresti né il tempo né la mera possibilità di fare alcuna spasmodica ricerca della «performance di eccellenza» rintracciabile sul territorio.

Inoltre, nel merito della affermazione: «è passato il tempo di non fare classifiche» : non erano forse concetti come i LEA ed i LEPS, il cui cospicuo rimando normativo è sintetizzabile nelle norme: art. 1 d.lgs. 502/1992, L. 328/2000 ed art. 13 d. lgs. n. 68/2011, le astrazioni legislative con le quali rispettivamente si dovevano garantire condizioni di uniformità, a tutti e su tutto il territorio nazionale sull’insieme di tutte le prestazioni, servizi e attività che i cittadini hanno diritto ad ottenere dal Servizio sanitario nazionale e livelli essenziali di prestazioni e servizi da garantire nell’ambito sociale a tutti i cittadini sul territorio, gratuitamente o dietro pagamento di una quota di contribuzione?

Può essere che se siamo a parlare di classifiche e non di semplici statistiche – fatto paradossale se ci riferiamo alla summenzionata precettistica – è anzitutto perché certe disposizioni di legge in Italia – how tipical – è sufficiente che restino solo ad imbrattare carta e spazio digitale, senza mai entrare né nelle menti né tantomeno nelle pratiche quotidiane che dovrebbero scaturire dalla loro applicazione; conseguentemente si può assistere a derive come quella discussa da Maffei, che trasforma il PNE da strumento fondamentale di governo del Ssn in una metodica da smodato marketing sanitario, che non sarebbe più nemmeno individuare i bisogni e le esigenze degli attuali e potenziali pazienti e stabilire le azioni più opportune per informarli e curarli, ma la pura ricerca di una soddisfazione e fidelizzazione di fatto anche improprie, trattando di esiti di salute non quantificabili dal solo paziente e pertanto improponibili in ambito sanitario.

Recentemente, commentando un altro articolo di questa rubrica, ho affermato che non si possono trattare serissime situazioni quali quelle della salute pubblica, che riguardano una platea sanitaria di oltre 59 milioni di persone, alla stregua dei campionati sportivi o delle competizioni televisive con quattro concorrenti (hotel, ristoranti, matrimoni, etc.) …

Ma a questo punto, in un evidente esito collaterale «un po’ avulso dalla realtà», sub terzo comma art. 116 Cost. , del noto “regionalismo differenziato”, se di “competizione sanitaria” o di «Campionato degli Ospedali italiani, con tanto di classifica generale e classifiche speciali» dobbiamo alfine trattare, se la nostra salute non è più una questione di risultati standardizzati al miglior grado minimamente ottenibile ed ovunque conseguibile, ossia di una tutela garantita in tutto il territorio nazionale, stigmatizzata dal comma 1 dell’art. 32 Cost: «La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti.», ma addirittura di una forse troppo libera scelta, anche “viziata” da logiche di concorrenza ormai alquanto dissoluta e nemmeno più troppo “amministrata” …

Allora davvero si potrebbero utilizzare metodi commerciali assai collaudati ed addirittura di prestigio come la “Guida Michelin” in ambito di turismo e gastronomia, oppure, visto lo spopolare delle serie TV, proprio un intrattenimento televisivo con in palio il titolo di miglior ospedale del territorio …

Speriamo solo che a “quattro ospedali” il presentatore – e già mi pongo il quesito accessorio su chi possa essere – non possa, con il solo proprio voto, «confermare o ribaltare» il risultato della classifica provvisoria.

Calogero Spada

TSRM – Dottore Magistrale



31 ottobre 2023
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