Comma 566. Fucci (CeR): “Il Governo raccoglie i frutti di una scelta sbagliata in origine”
di Benedetto Fucci
Una norma sbagliata nella sostanza e anche nella forma non poteva che creare confusione e tensione tra i rappresentanti dei medici e quelli dei sanitari
23 LUG - Gentile direttore,
le
tensioni registrate nel primo incontro al Ministero della Salute sul comma 566 sono la conferma di quanto già durante l’esame della Legge di Stabilità, in cui esso è stato inserito, era facile preconizzare: una norma sbagliata nella sostanza e anche nella forma non poteva che creare confusione e tensione tra i rappresentanti dei medici e quelli dei sanitari.
E’ evidente, come sembra sia stato compreso dal Ministero della Salute che però deve ora affrontare il netto dissenso delle parti interessate, che va chiarito senza equivoci che l’atto medico è esclusivo compito del medico abilitato e deve essere eseguito dal medico o essere portato avanti sotto la sua diretta supervisione e/o prescrizione, tenendo anche conto della responsabilità che il medico - e solo lui – ha.
Questi sono i risultati inevitabili scaturiti dalla volontà del Governo, nonostante i molti avvisi lanciati dentro e fuori il Parlamento, di approvare una norma che, come dimostrato dai fatti, non aiuta certo il rapporto, che deve essere sempre di collaborazione per il bene del paziente, tra medico e sanitario.
Benedetto Fucci
Conservatori e Riformisti
Componente della Commissione Affari Sociali della Camera
23 luglio 2015
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