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Formazione Mmg: nuovo riparto, stessi sprechi

di Claudio Cappelli

06 NOV - Gentile direttore,
è appena stato pubblicato da QS il riparto dei 48 milioni e 375 mila euro per il corso di formazione in medicina generale, relativo al triennio 2019/2022. Niente di nuovo: stesso schema e soliti sprechi. Come ogni anno infatti viene ripartito il fondo vincolato alla formazione in medicina generale, destinando risorse alle regioni tenendo conto del costo unitario annuale di una borsa di studio (caricata dell’IRAP) moltiplicata per le tre annualità “in corso” ovvero 2017/2020 cioè il terzo anno in corso + 2018/2021 che sarebbe il secondo anno e il nuovo anno 2019/2022.
 
Come ogni anno quindi, il fondo delle borse perdute cioè quelle abbandonate, viene destinato ugualmente alle regioni sia che i corsisti ci siano e sia che i corsisti abbiano appunto lasciato. Uno spreco costante e puntuale di risorse che dovrebbero essere destinate - a nostro giudizio - a finanziare più borse di formazione, per ridurre l’imbuto formativo in cui versano migliaia di colleghi. 
 
Ma non solo. Negli ultimi 3 anni abbiamo avuto due corsi di formazione, dato che il corso di formazione del triennio 2018/2021 (quello dello scorso anno) è iniziato a marzo 2019 e il concorso di quest’anno relativo appunto al triennio 2019/2022 comincerà (si spera) ancora una volta a marzo 2020, ci stiamo trascinando cioè il “vizio” dello scorso quando il concorso slittò di qualche mese a causa del finanziamento extra di 40 milioni una tantum. Peccato che semplicemente quest’anno, anzichè recuperare i mesi persi, stiamo confermando le tempistiche in ritardo, difatti definanziando la formazione per un intera annualità (48 milioni e 735 mila euro). 
 
Ma non solo. Il ritardo dello scorso anno ha portato a far cominciare i corsi a marzo 2019, come già detto. Ovvero: 
- partecipazione enorme di neolaureati (abilitati a febbraio)
- aumento dei tentativi di fuga verso le specializzazioni (sopratutto da parte dei neolaureati)
- richiesta di scorrimento e proroga delle graduatorie al 15 novembre
 
Quest’anno quindi, ci aspetteremo esattamente lo stesso copione: 
 
1) borse abbandonate e finanziamento non recuperato, ma destinato ugualmente alle regioni;
2) un’intera annualità non assegnata nell’anno corrente ma in quello successivo (definanziamento); 
3) decreto ministeriale per prorogare gli scorrimenti e scongiurare ulteriori borse abbandonate; 
 
Riusciremo mai a vedere la luce in fondo al tunnel, la “Speranza” di un vero “cambiamento”? 
 
Claudio Cappelli
Direttivo nazionale Associazione ALS

06 novembre 2019
© Riproduzione riservata

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