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Cipe sblocca 343 mln per deficit sanitario Sicilia. Zaia: “È un insulto”. Formigoni: “È una sassata” 


Il Cipe ha sbloccato lo scorso 3 agosto oltre 343 milioni per la copertura del debito sanitario della Regione siciliana. E la cosa non è piaciuta ai governatori del Veneto e della Lombardia che attaccano il Governo. La replica di Russo (Sicilia): “Soldi ci spettano di diritto. I governatori del nord si preoccupino dei loro scandali”.

06 AGO - Al governatore del Veneto Luca Zaia e a quello lombardo Roberto Formigoni non va proprio giù il fatto che il Governo attraverso il Cipe, lo scorso venerdì, abbia deciso di sbloccare 343 milioni di euro per sanare il debito sanitario della Regione.

“Meno male che li chiamano tecnici – ha sentenziato Zaia -. Un governo che prende 343 milioni dalle casse delle Regioni del Nord e li trasferisce agli sprechi siciliani, al dissesto di un governo regionale dimissionario, allo sconcio di un territorio che invece di essere commissariato viene riempito di regalie, ad una sanità dalla quale molti scappano per farsi curare da noi, non è un governo di tecnici ma di Papà del Carnevale”.
“Ricordiamo a tutti, qualora ce ne fosse bisogno, che le Regioni del Nord mantengono il resto del Paese. E’ un primato – ha fatto presente Zaia – che molti in Italia considerano con supponenza, quasi che governare bene, offrire servizi da dignitosi a ottimi, e senza creare voragini finanziarie sia da considerare non la normalità ma un’anomalia. Noi ci accontentiamo di pretendere che il frutto del nostro lavoro non venga dissipato, spesso inutilmente. Ricordo piuttosto che alla migliore sanità d’Italia, tra le migliori d’Europa e del mondo e che non ha debito alcuno, verranno scippati 900 milioni in tre anni. Non chiediamo che il Governo ci premi – conclude il presidente del veneto – ma che non sia il mandante e l’esecutore di una rapina”.

Dello stesso trend le dichiarazioni di Formigoni. “Una sassata alle spalle, anzi alla nuca, delle altre Regioni italiane. In particolar modo delle più virtuose e ancora più in particolare della Lombardia”. Per Formigoni “è inaccettabile. È un invito a sperperare perché chi fa buchi trova sempre 'mamma Stato'che li ricopre. Questo significa sbeffeggiare i virtuosi e chi governa bene le Regioni".
“Lorsignori - ricorda ancora Formigoni rivolgendosi al Governo - hanno sottratto 900 milioni di euro dal Fondo sanitario nazionale”, e con la spending review “hanno prodotto un danno che per la Lombardia ammonta a 144 milioni” solo per quest'anno. “Ora si regala alla Regione Sicilia questa cifra non indifferente. E' inaccettabile”, spiega il presidente lombardo.
 
Non si è fatto attendere il commento del vicepresidente della Regione, nonché assessore alla Sanità della Regione siciliana, Massimo Russo.
“Faccio appello alla serietà del Presidente del Consiglio Mario Monti affinché dica una definitiva parola di verità sui conti della sanità siciliana – ha detto Russo - che in appena quattro anni è riuscita nell'impresa di azzerare il mostruoso deficit che questo Governo aveva ereditato e chiarisca, a chi forse non vuole comprenderlo, che i soldi stanziati dal Cipe spettano di diritto alla Sicilia. Il presidente metta fine, con i dati dei ministeri dell'Economia e della Salute, a questa scandalosa e vergognosa campagna di denigrazione che i siciliani non tollerano più”.
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“I signori governatori del nord - ha aggiunto Russo - tacciano e piuttosto che attaccare la Sicilia con dichiarazioni irresponsabili e razziste, si occupino dei loro scandali”.

06 agosto 2012
© Riproduzione riservata

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