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Toscana: via libera alla Finanziaria 2011 e al bilancio di previsione per la sanità


Semaforo verde della commissione Sanità, con voto favorevole di Pd, Idv e Gruppo misto e con voto contrario di Pdl, Udc e Lega, alla legge finanziaria e bilancio di previsione 2011 e pluriennale 2011/2013.

13 DIC - Via libera, per quanto riguarda le voci concernenti la sanità e il welfare, alla legge Finanziaria per l’anno 2011 e al bilancio di previsione per il 2011 e pluriennale 2011/2013. Lo ha concesso la commissione Sanità, presieduta da Marco Remaschi (Pd), che su questi atti doveva esprimere un parere secondario per le materie di competenza. Voto favorevole è stato espresso dai gruppi Pd, Idv e Gruppo misto, mentre hanno votato contro Pdl, Udc e Lega. Gli atti che, come ha spiegato il presidente Remaschi, “si inquadrano in un panorama complesso, caratterizzato dalla riduzione dei trasferimenti e dalla persistenza del blocco dell’autonomia tributaria” sono stati approvati con alcune raccomandazioni tecniche, che saranno inviate alla commissione referente (Affari istituzionali); compresa quella che riguarda il nuovo assetto dell’Agenzia regionale di sanità, che così come prospettato rischia di non essere più uno strumento a disposizione anche del Consiglio regionale, oltre che della Giunta. L’assessore regionale al Diritto alla salute Daniela Scaramuccia e l’assessore regionale al Welfare Salvatore Allocca hanno illustrato le proposte di legge alla Commissione per quanto riguarda le parti di loro competenza. Scaramuccia ha spiegato che, a fronte di un aumento del fabbisogno sanitario stimabile sul +3%, la Toscana in seguito alla riduzione del fondo sanitario otterrà finanziamenti in più, rispetto a quelli dell’anno scorso, per una cifra stimabile attorno al +0,5%-+0,8%. Dunque “si rendono necessari interventi severi di contenimento”. L’assessore ha illustrato le strategie regionali in questo senso: contenimento della spesa corrente, anche attraverso un miglior utilizzo di farmaci e dispositivi medici, riorganizzazione dei servizi e delle agenzie regionali, investimenti in edilizia sanitaria “per avere in futuro sotto controllo le spese di funzionamento”. Non sarà toccata, ha promesso Scaramuccia, la formazione. Allocca ha invece posto l’accento sulla necessità di rivedere lo strumento Isee. “C’è la necessità di un suo affinamento e di un’omogeneità sul territorio toscano – ha detto l’assessore – in modo da procedere alla distribuzione dei servizi con la massima equità”. Secondo Stefano Mugnai (Pdl), per quanto riguarda l’Isee sarebbe necessario modificare la normativa in modo da non lasciare dubbi interpretativi; inoltre, “si assiste a un tentativo di deprimere il ruolo del Consiglio, anziché valorizzarlo, dato che non siamo stati coinvolti sui bilanci delle aziende sanitarie; si va inoltre nel senso di ridurre il ruolo di consulente del Consiglio dell’Ars”. Marco Carraresi (Udc), ha criticato le misure annunciate da Scaramuccia, definendole “drastiche ma con il rischio di essere inefficaci, quando sarebbe necessario piuttosto prendere in esame quelle che sono le effettive necessità della popolazione”. Ha espresso inoltre dubbi sul fatto che ci siano i soldi per tutti gli ospedali, come ad esempio per quelli di Pescia e di Livorno. Rosanna Pugnalini (Pd) ha invitato il Consiglio a “fare insieme una battaglia per aumentare i fondi, riconoscendo il fabbisogno del +3%, che potrebbe essere correttamente stimato prendendo in considerazione l’anzianità della popolazione regionale, oltre che il numero degli abitanti”. Lucia Matergi (Pd) ha espresso un giudizio positivo sul fatto che “non si sia penalizzata la formazione e che si punti a un buon uso, e non a un abuso, di farmaci e dispositivi medici”.

13 dicembre 2010
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