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Prevenzione dell’allergia. I consigli nutrizionali per i bambini


19 NOV - Dopo l’epidemia di allergie respiratorie che ha caratterizzato i nostri bambini negli anni ’90, ora stabilizzata ecco arrivare la ‘seconda onda’. È quella della allergia alimentare, che ha già investito l’Australia e gli altri Paesi anglosassoni dove originò anche la prima ondata. L’allarme è stato lanciato agli Stati Generali della Pediatria da Alessandro Fiocchi, Presidente della SIP Lombardia e Direttore della Divisione Pediatrica dell’Ospedale Macedonio Melloni di Milano: “Uno tsunami, se si confermerà il dato australiano dove nel 2011 il 10% dei bambini sotto l’anno ha un’allergia alimentare”.
 
I pediatri si stanno preparando, anche i genitori bisogna che lo sappiano. “La nutrizione è anche prevenzione delle allergie, ed in questi Paesi poco si è investito su questo”, ha specificato Fiocchi. “Non è solo il fatto che i bambini consumano meno frutta e verdura; non è solo che consumano più prodotti confezionati già a partire dallo svezzamento. È anche che lì non si è mai creduto alla prevenzione dietetica delle allergie. I pediatri di quei Paesi, pochi e di formazione più specialistica, non hanno mai insistito per attuare le poche norme di nutrizione infantile che possono tenere lontane le allergie alimentari”.
 
Ecco i semplici consigli degli esperti:
a. Allattare il più a lungo possibile;
b. Introdurre i cibi solidi a 6 mesi e farlo mentre la mamma sta ancora allattando;
c. Tenere alla larga i bambini da esposizioni troppo precoci di alimenti allergizzanti, ad esempio pesce frutta secca e kiwi, ma anche non insistere perché li inizino quando ormai non hanno più le braghe corte;
d. Se il latte di mamma manca, sostituirlo con una formula speciale per la prevenzione dell’allergia
e. Abbondare in vitamine ad azione antiossidante, quali quelle contenute nella frutta e nella verdura fresca
f. Usare miscele di probiotici per mantenere un ambiente intestinale immunologicamente sano: tuttavia sono poche quelle che davvero funzionano.
 
La nutrizione è davvero qui la chiave della prevenzione, ma attenti ai passi falsi: è facile cadere nel rischio di consigliare cose inutili e persino dannose. “Ad esempio – ha aggiunto Fiocchi – mentre sono in corso molti studi e nonostante l’argomento sia controverso, le miscele di prebiotici sono state aggiunte al latte per diversi motivi, inclusa la prevenzione delle allergie. Ecco ora fresca di stampa da Singapore la prima segnalazione di reazioni allergiche a questi prodotti. Si tratta di reazioni anafilattiche, il cui meccanismo non è ben chiarito ma sono ben documentate”.
 
Pertanto, senza troppo facili entusiasmi, è il momento di tenere alta la guardia contro le allergie alimentari. Un bambino che non diventa allergico ad alimenti non intraprende la strada della ‘marcia allergica’ che lo porta verso l’asma. Allora attenzione a queste semplici norme! Ma non dimenticate che tutti gli sforzi sono inutili se qualcuno fuma in famiglia.

19 novembre 2012
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