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Meningite da meningococco. In Europa scarsa consapevolezza su malattia e sintomi, italiani i più informati


Il 79% degli italiani riconosce la malattia e ne percepisce la gravità, 9 genitori su 10 seguono il pediatra per le scelte vaccinali e si affidano alle sue indicazioni. Su scala internazionale, ben il 93% dei genitori non è in grado di identificare i tre i sintomi più comuni della meningite. Questi i risultati di una survey internazionale di Ipsos condotta su oltre 4mila persone in sei paesi in occasione della Giornata mondiale della meningite

05 OTT -

Circa 8 mamme e i papà italiani su 10 riconosce la Meningite da meningococco e ne percepisce la gravità e ben 9 su 10 si informano dal pediatra, o comunque fanno riferimento ad un medico, per le scelte vaccinali. Non solo si affidano molto meno al “dottor Google” e alla “vox populi”, rispetto agli abitanti di altri paesi europei. Ma a fronte di questi dati incoraggianti, rimane un problema di fondo che è condiviso in tutta Europa e non solo: esiste una scarsa consapevolezza sulla meningite da meningococco e sui sintomi che caratterizzano le fasi iniziali della patologia, spesso rapidissima ad evolvere in poche ore.

È questo il quadro in chiaroscuro che emerge dal sondaggio condotto da Ipsos su oltre 4mila genitori in USA, Brasile, Germania, Francia, Spagna, Regno Unito e Italia, i cui risultati vengono resi noti in occasione della Giornata mondiale della meningite che si celebra oggi.

Una giornata, che mira ad aumentare la consapevolezza e la comprensione globale della meningite, sottolineando al contempo l’importanza di attuare la Road Map globale dell’Oms per sconfiggere la meningite entro il 2030.

Molta strada da fare Ogni anno a circa 2,5 milioni di persone viene diagnosticata la meningite2. In particolare, la malattia meningococcica invasiva descrive due principali malattie causate dal batterio Neisseria meningitidis o meningococco: meningite e setticemia3. La meningite è motivo di particolare preoccupazione e si stima che ogni anno venga diagnosticata a 1,2 milioni di persone4. Fino a una persona su sei che contrae questo tipo di meningite muore5, con circa 135.000 decessi all’anno4.

Meno della metà (48%) dei genitori intervistati ha detto di sapere che la meningite può portare alla morte e quasi un terzo (28%) ha affermato di non avere alcuna conoscenza della patologia1. La meningite può essere una patologia difficile da diagnosticare perché i segni e i sintomi sono spesso simili a quelli di altre malattie6. Almeno un sopravvissuto a malattia meningococcica invasiva su cinque può presentare gravi effetti a lungo termine7 come cicatrici cutanee, amputazione/i degli arti, perdita dell’udito, della vista, della memoria e danni cerebrali5.

I dati della survey in Italia Ogni anno in Italia oltre mille persone contraggono la meningite e circa una persona ogni due viene colpita da meningite meningococcica. In particolare, i sierogruppi B e C sono particolarmente diffusi nel nostro Paese. Secondo i dati epidemiologici dell’Iss, la meningite meningococcica provoca il decesso nell’8-14% dei pazienti colpiti. In assenza di cure adeguate, il tasso di mortalità sale addirittura al 50%. Quanto al sierotipo B, oltre ad essere particolarmente aggressivo con altissima letalità, è responsabile da solo di circa l’80% dei casi in età pediatrica, con una massima incidenza soprattutto nel primo anno di vita, tra il 4° e l’8° mese (dati Iss e del Comitato nazionale contro la meningite).

Luci e ombre. Dall’indagine Ipsos emergono alcuni dati apparentemente contrastanti, che rivelano come sia importante continuare a sensibilizzare sui rischi legati a questa patologia e sulle modalità di prevenzione vaccinale.

Partiamo dagli aspetti positivi: 9 genitori su 10 in Italia seguono il pediatra per le scelte vaccinali e si affidano alle sue indicazioni. Per questo, l’88% degli intervistati considera la vaccinazione “cosa buona e giusta” per i suoi bambini.

E il rapporto privilegiato con il pediatra diventa anche la chiave per comprendere come mai il 79% degli italiani intervistati riconosce la malattia e ne percepisce la gravità. È la percentuale più elevata in Europa. In Spagna si viaggia poco sopra il 70% e in Francia si scende al 64%.

Infine, più di 8 italiani su 10 (81% del totale degli intervistati) sa che esiste un vaccino ed è disponibile.

L’attenzione alle indicazioni degli esperti si conferma anche quando si analizzano le fonti più autorevoli per le decisioni di mamma e papà sulla salute: i professionisti sanitari, come detto, sono la voce più ascoltata. Rispetto ad altri Paesi, solo il 29% dei genitori si affida ad internet. Siamo invece a 1 su 2 nel Regno Unito e al 43% in Germania, mentre in Francia la percentuale di chi si affida al web cala al 21% e poco più di 3 su 10 chiedono informazioni ai familiari.

Ma attenzione, nonostante gli italiani sappianoche esiste un vaccino, uno su due ignora che ci sono vaccini specifici per i diversi ceppi, anche perché la conoscenza sui vari tipi di meningococco è davvero ridotta. Quasi uno su tre riconosce l’esistenza di A B e C ma solo circa uno su cinque sa che esistono W e Y. E questo, ovviamente, incide anche sulla percezione dell’importanza di vaccini specifici per questi batteri.

“Questi dati confermano che c’è ancora strada da fare per sensibilizzare le persone sul rischio legato alla meningite da meningococco ed alla conseguente malattia invasiva, oltre che sulla possibilità di prevenire l’infezione attraverso la vaccinazione, sulla base delle indicazioni del Piano Nazionale di Prevenzione Vaccinale – commenta Sara De Grazia, Medical Head Vaccini GSK Italia – in occasione della Giornata Mondiale dedicata alla meningite è importante riportare l’attenzione su questa malattia che, oltre a poter essere mortale, può lasciare sequele pesanti e invalidanti su chi sviluppa i quadri più gravi”.

E proprio in Italia nei Centri Gsk, di Siena e Rosia, sono stati scoperti e vengono prodotti i vaccini contro la meningite. Rosia, centro di eccellenza per la produzione dei vaccini batterici, è l’unico al mondo dove si producono vaccini contro tutti i principali ceppi del meningococco (A, B, C, W, Y) e altri vaccini di grande rilevanza come quello contro l’Herpes Zoster e il virus respiratorio sinciziale (RSV). Nel 2022 il sito ha prodotto circa 30 milioni di dosi di vaccino, distribuite in circa 60 paesi nel mondo.

Fonti consultate:

1 World Meningitis Day Survey (US, Brazil, Germany, France, Spain, UK, Italy), Ipsos on behalf of GSK. 5 October 2023.
2 World Health Assembly the 1st ever resolution on meningitis prevention and control. World Health Organization. Available at: https://www.who.int/news/item/13-01-2021-world-health-assembly-endorses-the-1st-ever-resolution-on-meningitis-prevention-and-control. Last Accessed: September 2023
3 Centers for Disease Control and Prevention (CDC). Chapter 14: Meningococcal disease. The Pink Book: Epidemiology and Prevention of Vaccine-Preventable Diseases. 2021. Hall et al.
4 Rouphael NG et al. Neisseria meningitidis: biology, microbiology and epidemiology. Methods Mol Biol. 2012. 799, 1-20..
5 World Health Organisation. Meningitis fact sheet. Available at: https://www.who.int/news-room/fact-sheets/detail/meningitis. Last Accessed: September 2023.
6 Centers of Disease Control. Diagnosis, treatment and complications. Available at: https://www.cdc.gov/meningococcal/about/diagnosis-treatment.html. Last Accessed: September 2023
7 Shen et al. Range of invasive meningococcal disease sequelae and health economic application - a systematic and clinical review. BMC Public Health. 2022. 22, 1078.



05 ottobre 2023
© Riproduzione riservata

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