Quotidiano on line
di informazione sanitaria
Sabato 04 MAGGIO 2024
Scienza e Farmaci
segui quotidianosanita.it

Cuore. Cardiomiociti e cellule staminali endoteliali per rigenerare muscolo cardiaco danneggiato


I ricercatori dell'Università del Wisconsin-Madison e dell'Academia Sinica di Taiwan hanno sfruttato una combinazione di cellule coltivate in laboratorio per rigenerare il muscolo cardiaco danneggiato. Si punta ora a condurre ulteriori studi per perfezionare i protocolli di trapianto cellulare e per valutarne la sicurezza e l’efficacia a lungo termine. In caso di risultati promettenti, si potrà procedere con studi clinici su pazienti affetti da malattie cardiache.

06 NOV - Un team di ricercatori dell’Università del Wisconsin-Madison e dell’Academia Sinica di Taiwan ha utilizzato, con successo, una combinazione di cellule coltivate in laboratorio per rigenerare il muscolo cardiaco danneggiato. Lo studio – che potrebbe rappresentare un passo avanti importante per future applicazioni di questa tecnica terapeutica – è stato pubblicato da Circulation.

Già alcune ricerche avevano evidenziato che il trapianto di cardiomiociti da cellule staminali pluripotenti indotte (iPSC – induced pluripotent stem cells) può sostituire il muscolo nel cuore dei mammiferi. Fino a oggi, però, gli scienziati hanno fatto fatica a tradurre questa opzione in clinica, soprattutto perché le cellule impiantate non sviluppano un numero sufficiente di vasi sanguigni per mantenersi in vita.

Il nuovo studio ha tentato di superare questo ostacolo combinando i cardiomiociti coltivati in laboratorio con le cellule endoteliali, che ricoprono l’interno dei vasi sanguigni, derivate da cellule staminali. La terapia di combinazione sarebbe promettente anche per affrontare l’aritmia.

“I nostri risultati suggeriscono che le cellule endoteliali umate derivate cellule staminali pluripotenti indotte iPCS) possono aumentare in modo efficace la rimuscolarizzazione del cuore con i cardiomiociti, sempre derivati da iPSC, aprendo la strada a future applicazioni cliniche”, spiega Patrick Hsieh, dell’Università del Wisconsin-Madison.

I ricercatori puntano ora a condurre ulteriori studi per perfezionare i protocolli di trapianto cellulare e per valutarne la sicurezza e l’efficacia a lungo termine. In caso di risultati promettenti, si potrà procedere con studi clinici su pazienti affetti da malattie cardiache.

Fonte: Circulation 2023

06 novembre 2023
© Riproduzione riservata

Altri articoli in Scienza e Farmaci

ISCRIVITI ALLA NOSTRA NEWS LETTER
Ogni giorno sulla tua mail tutte le notizie di Quotidiano Sanità.

gli speciali
Quotidianosanità.it
Quotidiano online
d'informazione sanitaria.
QS Edizioni srl
P.I. 12298601001

Sede legale:
Via Giacomo Peroni, 400
00131 - Roma

Sede operativa:
Via della Stelletta, 23
00186 - Roma
Direttore responsabile
Luciano Fassari

Direttore editoriale
Francesco Maria Avitto

Tel. (+39) 06.89.27.28.41

info@qsedizioni.it

redazione@qsedizioni.it

Coordinamento Pubblicità
commerciale@qsedizioni.it
    Joint Venture
  • SICS srl
  • Edizioni
    Health Communication
    srl
Copyright 2013 © QS Edizioni srl. Tutti i diritti sono riservati
- P.I. 12298601001
- iscrizione al ROC n. 23387
- iscrizione Tribunale di Roma n. 115/3013 del 22/05/2013

Riproduzione riservata.
Policy privacy