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Pharma Data Factory e l’innovazione nel monitoraggio dei consumi in farmacia. Intervista al Ceo, Giorgio Cenciarelli

di Gloria Frezza

“Abbiamo colto un’occasione che ci ha permesso di rivoluzionare il mercato accettando la sfida. Con i dati di sell-out e le diverse innovazioni introdotte a supporto del dato, pensiamo che il monitoraggio delle performance del mercato sia possibile con livelli di precisione mai raggiunti”.

20 DIC -

Nel 2021 l’approvazione del Dl 73 (05/21) – poi diventato legge 106 del 23 luglio 2021 – e nello specifico dell’articolo 34 ha rivoluzionato il mercato dei dati farmaceutici. Il provvedimento – nato durante la pandemia dall’esigenza di un’analisi più completa dei consumi di farmaci – ha esteso il monitoraggio delle vendite (il cosiddetto sell-out) a tutti i farmaci anche non a carico del Ssn, a quelli dispensati in DPC e ai dispositivi medici registrati. È stata una rivoluzione.

È la conclusione a cui si è giunti durante l’evento “Sell-out e art.34: la farmacia come ‘One Voice’ per il nuovo monitoraggio dei farmaci e dei dispositivi medici” organizzato da Pharma Data Factory (PDF) al Samsung District di Milano.

PDF, nata nel 2020, ha deciso di utilizzare il dato di sell-out risultato dal monitoraggio delle dispensazioni e vendite dei farmaci, come previsto dall’articolo 34. Per farlo ha contato sin da subito sulla partnership con Federfarma e Assofarm, arrivando ad un dato tendenzialmente censuario che copre il 95% delle farmacie italiane. L’offerta BeST, presentata in occasione dell’incontro a Milano, propone analisi di micromarketing del dato di sell-out, in grado di rispondere a più necessità sia per le aziende farmaceutiche che per le Istituzioni.

Quotidiano Sanità ne ha parlato con il Ceo, Giorgio Cenciarelli.

Dottor Cenciarelli, nasce Pharma Data Factory con il monitoraggio di dato di sell-out più preciso al momento a disposizione. Perché e come l’art. 34 ne è una parte fondamentale?

L’articolo 34 è stata la norma che ci ha aiutato a raggiungere l’obbiettivo di una copertura del 95% di farmacie italiane nel monitoraggio dei dati di consumo dei farmaci. Permettendoci non solo di raggiungere un target estremamente ambizioso, ma di collezionare i dati relativi a tutti i farmaci che vengono dispensati in farmacia: sia a carico dei cittadini che a carico del Ssn.

Il dato di sell-out è stato definito “più puro” rispetto a quello di sell-in, può spiegarci questa affermazione?
È dovuto a un cambiamento nella filiera del mercato negli ultimi 20 anni. Vent’anni fa il dato di sell-in - ovvero quello che i farmacisti acquistano dalle aziende farmaceutiche e dai distributori - era di fatto sovrapponibile al sell-out, poi c’è stata un cambiamento fondamentale dovuto ad una serie di elementi. In primis l’aumento degli acquisti diretti, basti pensare che oggi il 15% dei farmaci etici vengono comprati direttamente dalle aziende, ma si passa a oltre il 40% per quanto riguarda i generici, OTC (da banco) e SOP (senza obbligo di prescrizione). L’aumento dell’acquisto diretto genera giacenza ma anche un ritorno di questi prodotti nella filiera. In Italia ci sono 450 farmacie che operano con licenza 219, ovvero come piccoli distributori intermedi, quindi acquistano e rivendono. Ci sono i centri di acquisto delle farmacie, c’è anche il parallel trade (rivendita delle farmacie all’estero): una serie di fenomeni, leciti, che però generano una differenza sostanziale tra il sell-in, ciò che entra in farmacia dal sell-out, che è il reale consumo sul territorio nazionale.

I dati raccolti da PDF sono geograficamente disponibili dal livello “Italia” fino al livello microterritoriale di 3640 GeoCluster.

Ci ha parlato di GeoCluster come asset fondamentale di PDF, in cosa differiscono dalle classiche divisioni territoriali e quali sono i loro punti di forza?
Abbiamo ragionato su quella che era l’attuale disponibilità territoriale sul mercato. I nostri GeoCluster - sempre all’interno di un dato standard che sono i 720 distretti definiti nel 1998, il riferimento sul mercato – abbiamo pensato di disegnarli secondo delle logiche innovative. Quindi non seguendo lo stradario, ma costruendo dei bacini di utenza intorno alla farmacia: abbiamo geolocalizzato le farmacie, creato dei bacini di utenza di cui la base sono le sezioni Istat, in modo tale che i territori fossero omogenei e soprattutto coerenti con l’area che sta intorno alla farmacia.

PDF mette a disposizione delle case farmaceutiche un dato di sell-out talmente preciso da permettere analisi di micromarketing in grado di rispondere a più necessità.

Abbiamo colto un’occasione che ci ha permesso di rivoluzionare il mercato accettando la sfida. Con i dati di sell-out e le diverse innovazioni introdotte a supporto del dato, pensiamo che il monitoraggio delle performance del mercato sia possibile con livelli di precisione mai raggiunti.


Gloria Frezza



20 dicembre 2023
© Riproduzione riservata

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